26 aprile 2013

Diario di una mamma: Mia figlia che mistero

Sabato sera in pizzeria con amici Miriam ha dato spettacolo: mossette, risate, paroline... Una vera performer ben diversa dalla cucciola che a casa si avvinghia alle mie ginocchia, mi abbraccia teneramente e poi vuole restare in braccio anche per ore. Così piccola è già in grado di attuare comportamenti diversi nella vita privata e in quella pubblica, che distingue nettamente, così come distingue le occasioni più serie da quelle "mondane". Ma non è tanto, o meglio, non solo questa abilità sociale a colpirmi, bensì il fatto che io stessa non sapevo che fosse così tanto estroversa fino a due giorni fa! Conosco mia figlia, sono con lei ogni ora di ogni giorno eppure qualcosa di lei mi sfugge sempre.

È un piccolo senso di vertigine che ci prende in questi momenti, come genitori, quando scopriamo anzi riscopriamo che questi figli sono davvero un mistero... anche per noi. Pensiamo di conoscerli eppure sono sempre più ed altro rispetto a quello che pensiamo!

Erano un mistero quando crescevano nel buio del nostro utero e continuano ad esserlo.

Questa consapevolezza mi aiuta oggi a ridirmi quanto rispetto e quanta attenzione sono chiamata ad avere con questa persona che mi è affidata e che pure non è mia... mi ricorda il gesto orientale di togliersi le scarpe prima di entrare in una casa, il segno di un rispetto che si fa impegno alla delicatezza e all'attenzione.
Ed è con attenzione, ma anche con curiosità che voglio godermi lo spettacolo della sua crescita, del suo scoprire il mondo e se stessa, rivelando pian piano anche a me il mistero che custodisce

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