29 maggio 2013
27 maggio 2013
24 maggio 2013
Diario di una mamma: Nel fiume delle generazioni
Io sono nata a Torino da genitori romagnoli e non mi sono mai sentita né torinese, perché non lo ero di famiglia, né romagnola perché non ho mai vissuto in Romagna.
Crescendo ho cambiato spesso città e la mia sensazione di mancare di radici certe si è acuita... quando mi chiedono "di dove sei?" vado sempre un po' in crisi!
Da quando mi sono sposata vivo in Sardegna e con mio marito abbiamo scelto di vivere qui (tra le altre ragioni) anche perché desideravo che i miei figli sapessero sempre da dove venivano, si sentissero e fossero davvero radicati in un luogo, pur avendo una mamma "dislocata"
Per questo tengo molto al fatto che Mimì senta parlare in sardo dal nonno, visiti e conosca la sua terra e partecipi ai momento di festa.
E per questo abbiamo voluto che sfilasse in costume alla festa del patrono del paese del babbo.
Era bellissima vestita in abiti che le donne si tramandano l'una con l'altra, preziosi nelle stoffe e nei ricami, ed era molto concentrata nel guardare donne e uomini in costume, nell'ascoltare la banda e poi le launeddas (strumenti a fiato fatti con le canne, tipici della Sardegna), nel guardare la statua del Santo che attraversava le vie del paese.
Al di là del significato religioso, in questa scelta c'era da parte nostra il desiderio che fin dalla più tenera infanzia potesse percepirsi parte di una tradizione, immersa nel corso delle generazioni che nel passarsi il testimone si trasmettono anche usi e costumi.
Questo desideriamo per lei, insieme alla capacità di vivere appieno il tempo della Festa, che è quello specifico spazio nella nostra vita che dedichiamo al ringraziare per ció che siamo e allo stare con gli altri.
E, nel suo piccolo, la nostra bimba ci ha fatto capire che ha apprezzato questo momento, l'ha goduto e -quando sarà grande- potrà riviverlo attraverso il milione di foto che abbiamo fatto!
Crescendo ho cambiato spesso città e la mia sensazione di mancare di radici certe si è acuita... quando mi chiedono "di dove sei?" vado sempre un po' in crisi!
Da quando mi sono sposata vivo in Sardegna e con mio marito abbiamo scelto di vivere qui (tra le altre ragioni) anche perché desideravo che i miei figli sapessero sempre da dove venivano, si sentissero e fossero davvero radicati in un luogo, pur avendo una mamma "dislocata"
Per questo tengo molto al fatto che Mimì senta parlare in sardo dal nonno, visiti e conosca la sua terra e partecipi ai momento di festa.
E per questo abbiamo voluto che sfilasse in costume alla festa del patrono del paese del babbo.
Era bellissima vestita in abiti che le donne si tramandano l'una con l'altra, preziosi nelle stoffe e nei ricami, ed era molto concentrata nel guardare donne e uomini in costume, nell'ascoltare la banda e poi le launeddas (strumenti a fiato fatti con le canne, tipici della Sardegna), nel guardare la statua del Santo che attraversava le vie del paese.
Al di là del significato religioso, in questa scelta c'era da parte nostra il desiderio che fin dalla più tenera infanzia potesse percepirsi parte di una tradizione, immersa nel corso delle generazioni che nel passarsi il testimone si trasmettono anche usi e costumi.
Questo desideriamo per lei, insieme alla capacità di vivere appieno il tempo della Festa, che è quello specifico spazio nella nostra vita che dedichiamo al ringraziare per ció che siamo e allo stare con gli altri.
E, nel suo piccolo, la nostra bimba ci ha fatto capire che ha apprezzato questo momento, l'ha goduto e -quando sarà grande- potrà riviverlo attraverso il milione di foto che abbiamo fatto!
Le foto sono di proprietà di Paola Lazzarini ©
23 maggio 2013
Coccole&Massaggi
“Il miglior modo di essere genitore nasce dall’amore puro. Il saggio si sintonizza col vero bisogno del bambino e lo soddisfa prontamente.” Tratto da “Il tao della maternità” di Vimala McClure.
In questo mio nuovo contributo, facendo anche un piccolo passo indietro, parlerò delle origini del massaggio, come e da quando esso rappresenta un’arte anche medica.
Il termine massaggio deriva dall’arabo “mash” che significa frizionare, premere ma anche dal greco “massein” che significa impastare, modellare ed è da tempo la più antica forma di terapia fisica per alleviare dolori, basti pensare che i primi riferimenti al massaggio risalgono a 2700 anni fa in alcuni manoscritti di Medicina Cinese.
In qualità di pratica di rilassamento e antifatica se ne trovano tracce nei testi indiani di 2000 anni fa.
Nel “Kong Fou”, elaborato cinese del 2698 a. C. sono presenti alcuni esercizi fisici e molti tipi di massaggi utili al raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro l’Ayur-Veda si raccomanda il massaggio a scopo igienico.
Ippocrate (406 a.C.) scriveva: “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio”.
Nel “Kong Fou”, elaborato cinese del 2698 a. C. sono presenti alcuni esercizi fisici e molti tipi di massaggi utili al raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro l’Ayur-Veda si raccomanda il massaggio a scopo igienico.
Ippocrate (406 a.C.) scriveva: “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio”.
21 maggio 2013
Giro giro tondo...
Questa canzoncina è una delle più
semplici filastrocche per bambini esistente. Anche i più piccini possono
impararla con facilità e masticare le loro prime parole. Inoltre è di rapida
esecuzione e comprende movimenti semplici semplici, che si possono eseguire
anche con lasciando un bimbo sul passeggino, se non cammina ancora, o per far
muovere i primi passi in sicurezza a chi sta cercando di diventare autonomo nel
camminamento.
Spesso ai bambini questo semplice
canto piace molto, perché non faticano a riconoscerlo, a memorizzarne lo
svolgimento e a riprodurre l’aspetto coreografico. E, senza accorgersene,
soprattutto se vi capita di cantarla insieme ad altri bambini, è una canzone
che “fa gruppo”, rende i bambini amici e solidali, anche se non si conoscono e
non si sono mai incontrati prima.
Il girotondo può diventare
un’occasione di incontro e un momento di condivisione molto piacevole, se ben
gestito dalle figure adulte. Coinvolgere i bambini, di solito, è facile e non
vengono richieste particolari abilità, se non quelle di far loro comprendere
come si svolga la canzone e secondo quali regole. Inoltre sarebbe bene tenere
d’occhio i bambini che cercano di evitarsi o che hanno avuto delle piccole
discussioni, per poter ruotare, a turno, i compagni e mettere l’uno accanto
all’altro anche loro.
20 maggio 2013
Interviste ad esperti e mamme blogger 2.0
A breve ci sarà una nuovissima novità sul nostro blog, infatti aprirà la sezione INTERVISTE!
In questa sezione intervisteremo degli esperti sui più disparati temi dell'infanzia e delle mamme blogger che hanno deciso di condividere la loro vita e di mettersi in gioco confrontandosi con altre mamme e altre realtà!
- Se sei una mamma blogger e vuoi essere intervistata da A piccoli passi e far conoscere il tuo blog
- Se sei un esperto e vuoi essere intervistato da noi su un tema di tuo particolare interesse inerente ai temi del blog
- Se desideri saperne di più su un argomento particolare intervisteremo per voi l'esperto
Scrivici a rubriche@apiccolipassi.eu scrivendo nel campo dell'oggetto 'Interviste'
17 maggio 2013
Diario di una mamma: Elogio di Peppa Pig

Ovviamente anche in queste circostanze lasciar vedere la tv (o video su youtube) non significa abdicare al proprio ruolo di genitore lasciando guardare un qualunque cartone animato! Proprio perché consapevole della potenza del mezzo visivo ho riflettuto sui contenuti che i vari cartoni (adatti a un pubblico di piccolissimi) veicolano e, tra tutti, devo dire che ritengo Peppa Pig il migliore da questo punto di vista!
16 maggio 2013
Mamma, lo sapevi che: Il taglio cesareo
Leggendo le prime righe dell'introduzione del libro 'L'agricoltore e il ginecologo' di Michel Odent trovo questa frase:
"Oggi il tasso globale di tagli cesarei nella penisola è intorno al 40%, e in alcune regioni, come la Campania, il taglio cesareo è diventato il modo più comune di partorire"
I Benefici del MASSAGGIO INFANTILE AIMI, Interazione fra Genitori e Bebè
Cenni storici
*Vimala McLure è la creatrice delle tecniche di Massaggio Infantile IAIM, portate avanti in Italia dal 1983 dall’ AIMI da Benedetta Costa. *
"Il tocco che nutre, il tocco del sollievo, è un fondamentale mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio non verbale, dell’amore."
Il massaggio AIMI è stata una vera scoperta di piaceri, sia come madre sia come insegnate.
"Il tocco che nutre, il tocco del sollievo, è un fondamentale mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio non verbale, dell’amore."
Il massaggio AIMI è stata una vera scoperta di piaceri, sia come madre sia come insegnate.
15 maggio 2013
Regalini per gli amichetti fai da te!
L'anno scorso per il compleanno di Marco abbiamo realizzato queste coloratissime farfalle per i suoi amichetti.
Marco, aiutato anche da un suo amichetto, ha pittato i rotoli di carta igienica e dopo li abbiamo messi ad asciugare.
14 maggio 2013
Diario di una maestra: Son tutte belle..
Questa settimana … solo poche parole!
Festa della mamma…
Lavoretto …
Biglietto …
… e d’obbligo tante riflessioni.
Se … “Son tutte belle le mamme del mondo….” (così recitava la poesia!!) ... i bambini allora?
Non vado molto lontano: guardo quello che vivo ogni giorno!
Cosa non farebbe una madre per il proprio figlio?
Cosa realmente riescono a fare le mamme?
Fortunatamente tante fanno molto: hanno mezzi e consapevolezza.
Ma qualcuna si perde nei labirinti della sua fragilità, frutto di una società sorda e caotica al tempo stesso.
“La crisi economica”, dicevo in settimana spiegando cittadinanza e costituzione ai miei (ancora per poco) alunni, “è innanzitutto crisi dei valori e della solidarietà!”.
E così certe mamme faticano a gestire le crisi evolutive dei figli, mentre altre sono fagocitate da mille problemi famigliari, economici o personali.
E così, di rimbalzo, certi figli subiscono gli effetti di uno svantaggio famigliare, economico e relazionale.
Non vado molto lontano: guardo quello che vivo ogni giorno!
Cosa non farebbe una madre per il proprio figlio?
Cosa realmente riescono a fare le mamme?
Fortunatamente tante fanno molto: hanno mezzi e consapevolezza.
Ma qualcuna si perde nei labirinti della sua fragilità, frutto di una società sorda e caotica al tempo stesso.
“La crisi economica”, dicevo in settimana spiegando cittadinanza e costituzione ai miei (ancora per poco) alunni, “è innanzitutto crisi dei valori e della solidarietà!”.
E così certe mamme faticano a gestire le crisi evolutive dei figli, mentre altre sono fagocitate da mille problemi famigliari, economici o personali.
E così, di rimbalzo, certi figli subiscono gli effetti di uno svantaggio famigliare, economico e relazionale.
Chi sbaglia... IMPARA!

Gli stessi insegnanti spesso amano presentarsi come persone
infallibili, che non sbagliano mai, depositari della realtà, ma
come scrisse Antoine de Saint-Exupèry, “la verità del domani si
nutre dell'errore di ieri”.
Gli errori possono essere dolorosi, ma
altamente educativi e utili. L'insegnante non è chiamato né a
condannarli né ad assolverli indiscriminatamente e dovrebbe riuscire
a far comprendere ai propri allievi che l'errore non è qualcosa di
scandaloso, ma è il motore del sapere.
13 maggio 2013
L'affido

Solitamente un neonato viene affidato quando i genitori non
sono temporaneamente in grado di prendersene cura, per via di eventuali e specifiche problematiche legate a loro stessi o al piccolo.
Molto spesso il neonato presenta un attaccamento disorganizzato
verso i propri genitori, in particolare verso la madre. Il bambino è incapace
di instaurare un comportamento coerente
verso la figura di attaccamento mescolando avvicinamento e evitamento.
10 maggio 2013
Diario di una mamma: Il carrellino rosa

Le altre volte in cui è capitato di entrare in un negozio del genere Mimì era attratta da tutto, passava incantata da un gioco all'altro, senza particolari preferenze, ma stavolta la sua attenzione è stata immediatamente catturata da un mini carrello della spesa, rosa. A dire il vero il tipo di giocattolo che io avrei scelto per lei. Ma tant'è!
6 maggio 2013
Perché un abuso infantile si dimentica?
Capita che bambini soggetti ad abuso sessuale dimentichino momenti o situazioni importanti
legati all’evento stesso.
Soprattutto quando l’abuso è perpetrato dalla figura di
riferimento, il bambino conscio della sua dipendenza dall’adulto, per “
sopravvivere” è disposto a rimanere “
cieco” di fronte agli eventi di abuso : solo così potrà mantenere la relazione di
attaccamento.
5 maggio 2013
5 maggio: Giornata internazionale dell'ostetrica
Ogni anno, il 5 maggio, su iniziativa dell’International Confederation Midwives (ICL), è stata istituita la giornata internazionale dell’ostetrica. Per lottare con le donne e per le donne contro il dramma della mortalità materna e neonatale, ancora troppo frequente. Per la tutela dei diritti della donna e per migliorare il suo ruolo sociale. Per valorizzare ed incrementare le cure ostetriche. Per la salute delle donne, dei bambini e delle famiglie. Lo slogan utilizzato dal Royal College of Midwives è “il mondo ha bisogno di ostetriche: ora più che mai!”
“L’OSTETRICA?” “si dai, l’ostetrica, quella che fa nascere i bambini!”.
3 maggio 2013
Come un romanzo

Autore: Daniel Pennac
Anno: 2003
Pagine: 144
Editore: Feltrinelli
Prezzo di copertina: € 5,52
E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché "le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere".
Diario di una mamma: Io no che non mi annoio

Mentre mi godo uno shampoo che dura più di 75secondi la ragazza mi chiede della bimba e quando le dico che non va al nido, ma sta con me esce con una domanda che mi paralizza: "ma non si annoia?".
Difficilmente queste cose mi lasciano indifferente, piuttosto mi portano ad interrogarmi e mi mettono anche in crisi a volte. Così ho cercato di guardare Mimì e le sue attività da questo punto di vista: si annoia? non è stimolata?
Dopo una settimana di osservazione e riflessione posso dire con sicurezza che mia figlia non conosce la noia! E non perché io le faccia continuamente proposte mirabolanti. Certo gioco con lei, la porto ai giardini praticamente tutti i giorni e poi c'è la musica il mercoledì e la domenica spesso vede i cuginetti, ma non sono queste cose ad evitare che si annoi! La verità è che i bimbi della sua età (15mesi) non si annoiano mai.
2 maggio 2013
Acqua in gravidanza, prima e dopo la nascita

Durante la gravidanza aumentano i liquidi corporei, tutto è più fluido, imbibito, più “acquatico”. Non solo aumenta il volume del sangue, ma tutti i tessuti aumentano la loro quantità di liquido. Questo vuol dire si, un po’ più di ritenzione idrica, ma vuol dire anche pelle più morbida, viso più disteso, occhi luminosi, capelli più forti…
L’acqua è anche l’elemento che avvolge e culla il bambino nell’arco dei tre mesi, lo protegge, lo contiene, lo nutre… il liquido amniotico è un elemento proprio della gestazione per moltissimi animali, non solo mammiferi.
L’acqua è l’elemento che genera a garantisce la vita.
Acqua che avvolge, che culla, rilassa e contiene.
1 maggio 2013
Portatrucco per la festa della mamma!
La carta delle uova di Pasqua mi piace tantissimo, con i suoi colori, con la sua allegria, di solito la conservo sempre in attesa di idee.
In casa avevamo dei contenitori di snack di una famosa azienda italiana, naturalmente ripuliti a dovere da Marco:
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