Gravidanza e nascita sono eventi naturali e fisiologici che
segnano un passaggio fondamentale nella vita di ogni donna: da figlie si
diventa madri. È un percorso lungo,
profondo ed importante che cambia la donna in maniera profonda.
La gravidanza viene comunemente divisa nei tre TRIMESTRI. Occorre ricordare, tuttavia,
che ogni mamma è diversa, ogni bambino è unico ed irripetibile ed ogni
gravidanza è differente dalle altre. Ognuno
di noi ha i suoi ritmi e bisogni, le sue fasi, la sua storia, le sue
modalità di vivere i cambiamenti e di fronteggiare le sfide della vita.
La gestazione è un percorso di CREAZIONE, DI VITA, di
PASSAGGIO e di DISTACCO. Tutto ciò che avviene da un punto di vista fisico ed
ormonale concorre alla preparazione di questi eventi.
La prima fase della gravidanza (PRIMO TRIMESTRE) è caratterizzata da una prevalenza di ormone beta-HCG, gonadotropina corionica umana,
prodotta dal precursore della placenta è l’ormone che ci permette di fare
diagnosi di gravidanza e che, se presente nelle urine, da le due righe blu del
test di gravidanza. Questo ormone stimola la produzione di PROGESTERONE, l’ormone
che permette alla gravidanza di continuare.
Questi primi tre mesi sono un periodo di ambivalenza e di
accettazione, caratterizzati da accentuati sintomi fisici (nausee mattutine,
stanchezza, mal di testa….) e umore ballerino. Un giorno ci sentiamo piene di
energia e felici di vivere questa gravidanza, il giorno – o il minuto- dopo ci
sentiamo, stanche, abbattute, insicure, non soddisfatte. La prima fase di
accettazione è difficile e faticosa, non ci piacciamo, non ci sentiamo
attraenti e, può capitare, di non avere voglia di avere rapporti sessuali con
il partner.
Ad un certo punto la pancia “esplode”, finalmente viene
fuori dai pantaloni, smettiamo quasi di vederci i piedi e realizziamo che
questo bimbo è qui dentro di noi, e ci sembra una cosa bellissima. Cominciamo
anche a sentirlo. Il SECONDO TRIMESTRE
della gravidanza è il periodo della fioritura. L’aumento di PROGESTERONE E di
ESTROGENI ci rendono floride, belle, idratate e riposate. Le mucose si
imbibiscono di liquido, la pelle si fa più liscia e piena, gli occhi diventano
lucidi e luminosi, tutto è rallentato, ma noi, ormai, abbiamo cominciato a prendere
le misure con questo bisogno di lentezza che ci impone la gravidanza. Riposiamo
di più, ci godiamo la pancia, il rapporto con il papà, facciamo qualcosa per
noi. Entriamo fortemente in contatto con il nostro bambino, che comincia a
muoversi ed a giocare dentro di noi, cominciamo a SENTIRLO e ad ASCOLTARE i
messaggi che ci manda.
Dopo un po’ questo pancione diventa improvvisamente più
grande. Cominciamo a sentire la fatica, anche se assecondiamo il nostro bisogno
di riposo. Il fiato si fa corto, la digestione diventa sempre più lenta e
difficile, cominciamo a rimpiangere le nostre maglie ed i pantaloni prima del
pancione, ci sentiamo lente ed impacciate nei movimenti. Siamo stanche della
pancia, che è diventata un po’ ingombrante… ed in più: non vediamo l’ora di
vedere questo bimbo, quindi “fagiolino,
vieni fuori”. Anche lui (o lei) sembrano
essere un po’ più stanchi ed impazienti , lo sentiamo da come si muovono nella
pancia, i loro –a volte poco delicati- calcetti. Il TERZO TRIMESTRE è infatti la fase che ci prepara ad uno dei più
grandi distacchi della nostra vita: il parto. Senza questa sensazione di
bisogno di distacco, di voglia di vederlo “fuori”, vivremmo
delle gravidanze eterne e non ci staccheremo mai dai nostri bimbi.
Ed invece il distacco arriva, ed anche il parto. Ed il
nostro frugoletto ce l’avremo presto tra
le braccia.
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