19 aprile 2013

Diario di scuola

Titolo: Diario di scuola
Autore: Daniel Pennac
Anno: 2008
Pagine: 241
Editore: Feltrinelli
Prezzo di copertina: € 13,60

L'autore affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo "alunni" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli "sfaticati", dei "fannulloni", degli "scavezzacollo", dei "marioli", dei "cattivi soggetti", insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex scaldabanco lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d'angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell'istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel "mal di scuola" che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d'imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri. Con la solita verve, l'autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi o toccanti, e colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica.


Daniel Pennac, già professore di francese in un liceo parigino, è autore della serie di romanzi di straordinario successo centrati sulla figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, e della sua colorita famiglia, tutti editi da Feltrinelli tra il 1991 e il 1999: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Malaussène e La passione secondo Thérèse, oltre a Ultime notizie dalla famiglia; sempre con Feltrinelli, ha pubblicato il saggio sulla lettura Come un romanzo (1993), il romanzo Signori bambini (1998), la storia a fumetti Gli esuberati, con disegni di Jacques Tardi (2000), il romanzo Ecco la storia (2003), il monologo Grazie (2004) e la sua rielaborazione L’avventura teatrale. Le mie italiane (2007), il racconto La lunga notte del dottor Galvan (2005), Diario di scuola (2008) e Storia di un corpo (2012). Pennac ha vinto il premio internazionale Grinzane Cavour “Una vita per la letteratura” nel 2002.

 





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