18 aprile 2013

Coccole e Massaggi

“Nel ventre di mia madre, la vita è una ricchezza infinita. Senza parlare dei suoni e dei rumori, per il bambino tutto è in costante movimento. Quando la madre si alza e cammina, si gira, si abbassa, o si alza in punta di piedi, pulisce la verdura o maneggia la scopa, ogni volta è un'onda, ogni volta una sensazione per il bambino. Ed anche quando la madre va a riposare, prende un libro e si siede, o si corica e dorme la sua respirazione non si interrompe ed il suo rassicurante ondeggiare, la risacca, continua a cullare il bambino.
Nei bambini la pelle viene prima di tutto. È il primo senso. È lei che sa. Nei bambini piccolissimi, si infiamma facilmente. Rossori, eritemi, pustole..microbi, infezioni? No, no..toccati male, portati male. Mal ridotti. Mal condotti. Male amati. Ah! Si questa pelle bisogna curarla, nutrirla. Essere tenuti in braccio, cullati, carezzati, essere tenuti stretti, massaggiati. TUTTI CIBI PER BAMBINI, indispensabili quanto e più di vitamine, sali minerali e proteine. Se è privato di tutto questo e dell'odore, del calore e della voce che conosce bene, il bambino, anche quello pieno di latte si lascerà morire di fame.” Frédérick Leboyer
Questo passaggio è tratto da un libro dell’ ostetrico francese Frédérick Leboyer, “Per una nascita senza violenza”, lo utilizzo durante le presentazioni dedicate al massaggio infantile ed i benefici che questa “tecnica” apporta non solo al bambino.
La frase ha l’obiettivo di indurre una prima riflessione sul tema del tatto, del contatto, dell’importanza per i bambini di essere “nutriti” anche grazie al tocco delle mani che creano il ponte d’amore tra mamma e bambino.
Non a caso è virgolettata la parola tecnica, molti credono che il massaggio al neonato lo sia, in realtà definirla tale sminuirebbe il valore inestimabile del massaggio infantile, si perché tale pratica è un modo di stare con il proprio bambino, un modo nuovo, intenso, di contatto e di relazione.
Ed è proprio la relazione bambino-genitore l’obiettivo più importante del massaggio, il processo di attaccamento anche denominato “bonding” che gioca un ruolo fondamentale nella formazione di un bambino.
Il massaggio infantile nasce in India dove si pratica da secoli. Un altro pensiero comune è che Shantala sia il nome della tecnica indiana.
Shantala è il nome della donna che Frédérick Leboyer incontrò in India durante uno dei suoi innumerevoli viaggi e che gli fece scoprire la vera “cura” del bambino, pratica sino ad allora anche per noi occidentali poco nota.
Uno dei libri Leboyer lo dedica alla donna incontrata a Calcutta, chiamandolo appunto, "Shantala, l'arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici",
Shantala era ospitata da un centro per l'assistenza ai bisognosi, in quanto era rimasta da giovane paralizzata alle gambe ed aveva due figli.
Leboyer si trova nei sobborghi di Calcutta e rimane colpito dalla visione di Shantala che massaggia suo figlio in un contesto del genere. Così tanto amore in un luogo così dimenticato, Leboyer scrive: "e questo segreto era lì. Fatto, semplicemente, di amore e di luce, di silenzio, di gravità", il segreto della cura, del prendersi cura.
Storia simile è quella della donna che ha perfezionato e permesso ad alcune tecniche di massaggio infantile anche indiano di approdare ed essere diffuse in Occidente, la statunitense Vimala MCClure.
Grazie a lei nasce nel 1977 l’ I.A.I.M. ossia l’International Association of Infant Massage.

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