11 aprile 2013

Il pancione di Papà

Quando una mamma aspetta un bambino si apre il sipario su uno spettacolo unico.
Protagonisti: una donna e la piccola creatura nel suo grembo.
Qualcosa non torna però. Dove è finito quel tizio che ha fornito metà dei cromosomi? Ha calcato la scena qualche istante (o minuto, o ora....dipende) all'esordio dello spettacolo e lo rivedremo comparire, color lenzuolo, al gran finale?
Il Papà, il grande co-protagonista, come trascorre la gravidanza?
Il Papà cova. Ovviamente.
La "Couvade" è un termine francese che significa "nascere, covare, incubare" e si utilizza per descrivere quei rituali che segnano il passaggio alla paternità in molte culture.
Un papà Arapesh (Nuova Guinea) si dovrà impegnare in estenuanti rapporti sessuali per "rafforzare" il nascituro, un papà Sirionas (Bolivia) trascorrerà tutto il tempo del travaglio a caccia e tornerà solo dopo la nascita per dare un nome al bambino.
In molte altre culture nel mondo per i futuri papà vige il divieto di caccia e di uso di oggetti pericolosi durante la gravidanza, non possono inoltre consumare alcuni cibi e con l'approssimarsi del parto si isolano dal resto del villaggio e simulano con gesti e versi il travaglio che dovranno affrontare le loro compagne.
Ma il termine couvade si è ampliato rispetto all'uso originale che descriveva i riti della paternità nel mondo e oggi serve a descrivere anche le modificazioni psicofisiche che un futuro padre sperimenta durante la gestazione.
Psico.....FISICHE?
Eh già!
Perchè una ampia percentuale di papà (dal 15 al 50%) durante l'attesa del bambino vive sul suo corpo i cosiddetti sintomi "Simpatia".....che si chiamano così, non solo perchè stanno tanto simpatici a noi donne (!!!!!), ma perchè in qualche modo imitano i sintomi della mamma. E allora via.......
Nausea, perdita di appetito, mal di testa, gonfiore di stomaco e aumento di peso (fino a 8-9 kg!!!).
Ma le modificazioni biologiche hanno anche ripercussioni psicologiche:
l'Ossitocina e la Prolattina aumentano e il Testosterone diminuisce. Questo nuovo assetto ormonale rende il futuro papà più sensibile e amorevole, incentiva i comportamenti di accudimento e nidificazione e inibisce l'aggressività.....e qualche volta la libido.
Quello che mi colpisce di più è la presenza nel papà in gravidanza dell'estradiolo: che favorisce una regressione agli albori della propria vita prenatale e lo rende più comunicativo nei confronti del bambino che sta arrivando.
Insomma allora sarà pur vero che gli uomini sono proprio l'altra metà della mela! Durante la gravidanza attivano esattamente quelle risorse di cui la compagna ed il
bambino hanno bisogno.
E perchè allora a volte sembra accadere esattamente il contrario?
Proviamo a riflettere su quanto la nostra cultura conceda agli uomini la libertà psicologica di vivere determinate emozioni connotate come "tipicamente femminili". Allora ecco che questo nuovo meraviglioso assetto ormonale genera paure e timori che possono scatenare reazioni opposte.
Sarà a questo che servono i miti della Couvade in giro per il mondo?
E a noi, società di uomini senza miti nè riti, cosa rimane?
Io un'idea ce l'ho!
Ritengo che un corso di Accompagnamento alla Nascita per Coppie sia uno strumento prezioso per comprendere ed accogliere queste componenti psicologiche della paternità in divenire. Perchè davvero ogni padre possa diventare il grande Utero che contiene amorevolmente mamma e bambino.
Ma nel frattempo, mentre noi operatori apriamo la strada a questi traguardi assieme ai genitori, giorno per giorno non ci resta che accontentarci delle piccole gioie quotidiane: come vedere passeggiare una mamma incinta col suo uomo accanto......con una panza sospetta: Couvade in corso!
Bibliografia
G.A. Ferrari, La comunicazione e il dialogo dei nove mesi, Ed. Mediterranee.
J. Heinowitz, Il Papà incinto, Bonomi Editore.
A. Volta, Mi è nato un papà, Urra.
Lezioni ISPPE, Anep Italia.

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