4 marzo 2013

Posso provarci

Uno dei principali fattori responsabili dello scarso rendimento scolastico del bambino è la tendenza ad arrendesi e a rinunciare di fronte alle attività impegnative, o che risultano a primo impatto troppo difficili. Possiamo aiutarli attraverso un gioco..

POSSO PROVARCI

Obiettivo: insegnare al bambino che ci si può impegnare a fare qualcosa anche se non si è sicuri di riuscire a fare bene.

Materiali: Preparare un percorso rettilineo di circa 6- 7 metri attaccando per terra due strisce parallele di nastro adesivo per pacchi, distanziate di circa 50 cm l'una dall'altra.

Procedura: Uno alla volta i bambini dovranno seguire il percorso fino in fondo alla stanza con un libro in equilibrio sulla testa, cercando di non farlo cadere. Poi dovranno tornare indietro ad occhi bendati, cercando di rimanere dentro le strisce che delimitano il percorso. Spiegare che non è obbligatorio provare e che si può anche rinunciare.


Spunti per la discussione: Chi pensava, prima di tentare, che ce l'avrebbe fatta a seguire il percorso senza fare errori? Se qualcuno ha rinunciato perché l'ha fatto? Come si sono sentiti quando hanno fatto qualche errore? Qualcuno ricorda di aver rinunciato a fare delle cose e poi di essersene pentito? Chiedere esempi di attività che hanno imparato a svolgere perché hanno saputo impegnarsi senza scoraggiarsi alle prime difficoltà (per es. andare in bicicletta, nuotare..). Far notare ai bambini che, nella maggior parte dei casi, è meglio provare anche se non si è sicuri di riuscire e che, insistendo, alla fine si potrà imparare a fare anche quelle cose che sembravano difficili.

Fonte: L'educazione razionale-emotiva, Mario Di Pietro, Ed. Erickson, 1992.

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