La scuola presenta continuamente degli ostacoli agli alunni e può
capire che nel momento in cui alcuni studenti non riescono a superarli si
assista al fenomeno dell’insuccesso. Le cause di questo fenomeno possono
essere attribuite a problematiche
intrinseche come bassa autostima, mancanza di volontà, scarso interesse
oppure a problematiche estrinseche
come il contesto socio-culturale o scolastico problematico. Dunque la scuola diventa
un luogo di esperienze portatrici di pesanti tensioni che possono sfociare nel
fenomeno del drop-out, ovvero un
percorso scolastico caratterizzato da irregolarità nella frequenza, dovute
spesso ad una generale difficoltà nella relazione fra l’allievo e la scuola.
Numerose ricerche hanno evidenziato come alla base dell’insuccesso
vi siano problematiche relazionali spesso trascurate. Infatti, insuccessi,
ritardi e abbandono scolastico sono spesso indici di un malessere più profondo.
In questo senso il primo ambiente da esaminare è l’ambiente familiare, infatti problemi economici della famiglia, le
dinamiche familiari, l’atteggiamento dei genitori nei confronti delle
difficoltà del figlio, le modalità educative dei genitori possono avere una
grossa incidenza sull’adattamento scolastico e sul proseguimento degli studi.
inoltre, esistono realtà dove la scuola viene considerata un ostacolo
all’entrata del mondo del lavoro , o comunque non investita di aspettative
positive da parte dei genitori, che possono trasmettere al figlio atteggiamenti
di rinuncia e di rassegnazione ai propri figli.
Anche l’estrazione sociale
può essere responsabile di questo fenomeno, infatti alcune ricerche mostrano
che i ragazzi delle classi sociali meno favorite sono considerati dei candidati
al disagio scolastico in misura maggiore rispetto a quelli delle classi
benestanti.
Secondo un’importante studio condotto a Seattle i predittori dell’abbandono scolastico
sono di vario genere: la difficoltà a raggiungere il successo, un basso coinvolgimento
scolastico, un alto coinvolgimento da parte dei pari che hanno un comportamento
antisociale, le basse aspettative parentali, il genere, l’origine etnica.
Numerosi studi hanno messo in relazione condizioni di rischio
familiare e i risultati scolastici dei bambini: Baldwin hanno evidenziato le differenze fra pratiche
educative in famiglie a basso e alto rischio con bambini che avevano un buon
rendimento scolastico. Le famiglie ad alto rischio sarebbero più rigide,
autoritarie e con un grado di controllo elevato soprattutto sull’obbedienza. Il
maggior controllo esercitato dalle famiglie ad alto rischio però funzionerebbe
da elemento protettivo rispetto alle tentazioni presenti sull’ambiente, come la
droga, la devianza o la facilità ad abbandonare la scuola.
Quanto invece alle dinamiche psicologiche interne ai ragazzi,
molte ricerche hanno dimostrato che il disagio e l’abbandono sono molto
frequenti in quei bambini che nei primi anni della scuola elementare hanno
manifestato un disturbo specifico di apprendimento. Questo può creare
frustrazioni che modificano complessivamente il rendimento scolastico e che si
generalizzano rapidamente a tutti gli ambiti dell’apprendimento creando nel
bambino profonda demotivazione e sfiducia nelle proprie capacità.
Infine, la crisi puberale
può essere considerata fra le cause dell’insuccesso incidendo sul rendimento
scolastico attraverso aspettative e paure rispetto ai cambiamenti della propria
immagine di sé e delle relazioni.
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