Il sonno viene generalmente considerato
come un momento di tranquillità ma, dopo un'analisi più attenta si è
scoperto che di notte si intraprende una grande attività e che questo
stato, solitamente pensato come momento unico, è in realtà un
susseguirsi continuo di eventi diversi. Molte delle conoscenze che si
hanno del sonno sia hanno grazie all'encefalogramma (EEG), una
misurazione dell'attività elettrica del cervello: quando le sonde di un
apparecchio per EEG sono applicati alla superficie della pelle e del
cuoio capelluto di un dormiente si può vedere con chiarezza che il
cervello non cessa la sua attività nel corso della notte, ma si vede che
produce scariche elettriche sistematiche sotto forma di onde che
cambiano di intensità, cioè di ampiezza e di velocità e di frequenza..
Generalmente le persone attraversano cinque
fasi di sonno in una notte, ciascuna delle quali dura circa 90 minuti e
ognuna di queste cinque fasi è associata a un diverso tipo di onda
cerebrale:
- fase 1: le persone
sperimentano un passaggio da uno stato di veglia, dove sono rilassati
con gli occhi chiusi, alla fase iniziale del sonno che è caratterizzata
da onde cerebrali relativamente veloci e di ampiezza ridotta, dura solo
qualche minuto e talvolta appaiono delle immagini;
- fase 2:
è la fase che corrisponde a circa metà del solo totale nei primi
vent'anni di vita, quando il sonno diventa più profondo e dove le onde
cerebrali sono più lente e hanno un andamento regolare, ma nonostante
questo ci sono anche improvvise interruzioni provocate da picchi di onde
particolarmente alti, chiamati fusi. In questa fase diventa sempre più difficile riuscire a svegliare una persona;
- fase 3: il cervello procede più lentamente con picchi e flessi più accentuati nell'andamento del tipo di onda;
- fase 4:
quando ci si addentra in questa fase, l'andamento diventa ancora più
lento e regolare e rende il dormiente sempre meno sensibile a
stimolazioni esterne. Questa fase avviene solitamente nella prima parte
della notte insieme alla fase tre, mentre la seconda metà è occupata
dalle fasi 1 e 2 e dalla fase REM;
- fase REM: acronimo per Rapid Eye Movement,
fase in cui si ritorna a uno stato meno profondo di sonno dove il
battito cardiaco aumenta diventando regolare, la pressione si alza e vi è
un movimento avanti indietro degli occhi ed è generalmente
caratterizzata dalla presenza di sogni. Anche se questi possono avvenire
in altre fasi, quelli fatti in questa fase sono solitamente più
vividi e più facili da ricordare. Questa fase influisce in maniera
consistente nella vita quotidiana, infatti persone che non sperimentano
questa fase perché svegliati cominciano a presentare i segni fisiologici
di tale stato, mostrano un effetto di rebound quando lasciati
riposare senza interruzioni. A causa di quest'effetto i soggetti privati
di questa fase mostrano, nei giorni successivi, una tendenza ad
allungare i tempi di sonno REM rispetto al normale.
Fonte: Feldman - Psicologia Generale
Silvia M. Romeo
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