18 ottobre 2012

I movimenti prima della nascita


Il neonato risponde con una serie di riflessi alle stimolazioni soprattutto tattili. In passato, i ricercatori analizzavano il primo manifestarsi di questi riflessi in bambini nati prematuri o difetti innati da aborti.
Negli ultimi anni le conoscenze sulla motricità fetale sono cambiate grazie all'introduzione di nuove tecniche, come l'ecografia, che permettono di osservare il comportamento fetale direttamente nell'utero materno in maniera innocua sia per la madre che per il bambino.
Il feto reagisce anche agli stimoli, soprattutto a quelli sonori, infatti, se viene stimolato quando non dorme è capace di percepire alcune caratteristiche della voce e della musica. Tuttavia, non siamo ancora certi che il feto possa memorizzare queste esperienze percettive.

 
I primi movimenti sono osservabili già alla settima settimana di gestazione e sono seguiti da rapide contrazioni degli arti e da movimenti lenti e globali, che coinvolgono tutti i muscoli del corpo e che possono durare parecchi secondi. Da questo momento il repertorio del feto si arricchisce rapidamente di nuovi schemi motori, ovvero movimenti delle braccia, delle gambe, delle dita e del capo, si rammenti, movimenti di istruzione e deglutizione, singhiozzi e sbadigli. Si tratta di movimenti non disordinati caotici ma eseguiti con armonia.
Un importante cambiamento nella motricità del feto si verifica nella seconda metà della gravidanza, infatti nei mesi che precedono il parto le madri spesso notano periodi di completa immobilità fetale. Questo avviene perché il feto sta maturando quella periodicità di momenti di attività e riposo che in seguito si ritroveranno anche nei neonato. A partire dal settimo mese di gestazione il feto trascorre per il semplice regolare di sonno tranquillo a cui seguono momenti di veglia e periodi di sonno agitato. Secondo molti ricercatori nella fase di sonno agitato il feto sperimenta una qualche forma di vita mentale, rielaborando le sensazioni derivanti dal proprio movimento.
Nelle ultime settimane di gravidanza i periodi di tranquillità diventano più lunghi e diminuiscono i periodi di sonno agitato, mentre aumentano quelli di veglia, processo che continua anche dopo la nascita. Infatti, mentre neonato dorme la maggior parte della giornata e un sonno agitato, nei mesi successivi periodi di sonno diminuiscono diventando più tranquilli e concentrandosi sempre di più nella fase notturna.

Fonte: Camaioni, Di Blasio - Psicologia dello sviluppo

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