Con il termine crescita ci si
riferisce a due tipi di fenomeni, distinti ma collegati fra loro: uno è
rappresentato dalla crescita
dell'organismo vera e propria legata alla moltiplicazione cellulare è
determinata dall'aumento di volume dell'organismo, mentre l'altro consiste nel processo di differenziazione e di sviluppo delle
diverse funzioni corporee e psichiche.
Una caratteristica importante della crescita,
è l’asimmetria, nel senso che i
tessuti e gli organi non si sviluppano tutti nello stesso momento e con la
stessa velocità.
- crescita prenatale: la velocità di crescita è massima nei primi sei mesi di gravidanza, dove l'organismo cresce in media di 1,8 mm al giorno, per poi rallentare a partire dalla 35ª settimana. Inoltre, si modificano le proporzioni corporee, in quanto nell'embrione di due mesi la lunghezza della testa è pari alla metà della lunghezza totale, mentre alla nascita esser ridotta ad un quarto di questa.
- crescita post-natale: a sua volta viene suddivisa in quattro fasi:
- periodo neonatale: dalla nascita al 28° giorno di vita;
- prima infanzia: da 0 a 2 anni;
- seconda infanzia: da2 a 6 anni;
- terza infanzia: da 6 a 10 anni;
- adolescenza: da 10 anni al completamento dello sviluppo sessuale.
Il neonato è lungo in media 50 cm e pesa 3.400
kg, con una circonferenza cranica di circa 35 cm. Ad un anno di vita bambino
aumentato del 50% la propria lunghezza e nel corso del secondo anno la statura
aumenta di circa 1 cm al mese, mentre tende a decrescere negli anni successivi.
Per quanto riguarda invece l'aumento ponderale il neonato raddoppia peso al
quinto mese e lo triplica a un anno di vita.
L'alimentazione ha un ruolo importante nel
garantire una crescita equilibrata e genitori devono rispettare soddisfare le
esigenze nutrizionali del bambino in funzione delle sue caratteristiche
genetiche individuali, anche per evitare carenze eccessi alimentari.
Fonte: Camaioni, Di Blasio - Psicologia dello sviluppo
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