tag:blogger.com,1999:blog-80658517465541595562024-03-13T11:19:09.258+01:00A piccoli passiA piccoli passihttp://www.blogger.com/profile/14786919607612346949noreply@blogger.comBlogger215125tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-135892203742357042013-06-06T11:16:00.001+02:002013-06-06T11:16:07.007+02:00Ci siamo trasferiti!!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><b><i><span style="font-size: x-large;">Ci siamo trasferiti all'indirizzo</span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><a href="http://www.apiccolipassi.eu/"><b><i><span style="font-size: x-large;">www.apiccolipassi.eu</span></i></b></a></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><b><i><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><b><i><span style="font-size: x-large;">Venite a trovarci.. Vi aspettiamo li! :)</span></i></b></span></div>
</div>
Silvia M. Romeohttp://www.blogger.com/profile/16474396313113486624noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-91219644725392661102013-05-29T09:43:00.001+02:002013-05-29T09:43:53.060+02:00Cambiamo look!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwt7sCxZdmG0ebIGK85yLP72kc2VzbNB418a0BxRIX6NB30dI4R0s-pwJsv3RQczL4VfVQXVnw4cNvB0UlYYHtJEtPyoGHk7gjI1E0QWKpfIITfutwbB-i852_KE81KgAbKs76zWoBBNs/s1600/Costruzione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwt7sCxZdmG0ebIGK85yLP72kc2VzbNB418a0BxRIX6NB30dI4R0s-pwJsv3RQczL4VfVQXVnw4cNvB0UlYYHtJEtPyoGHk7gjI1E0QWKpfIITfutwbB-i852_KE81KgAbKs76zWoBBNs/s1600/Costruzione.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Carissimi Amici di <i>A piccoli passi</i>, </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">ci prendiamo una piccola pausa per cambiare totalmente look al blog! </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Speriamo che continuiate a seguirci per scoprire tutte le novità!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Stay tuned! :D </span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Silvia M. Romeohttp://www.blogger.com/profile/16474396313113486624noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-88570394280165080392013-05-27T18:00:00.000+02:002013-05-27T18:00:06.591+02:00Ma che musica maestro: The Wheels On The Bus <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fnupL42gmF4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-77413365411214657472013-05-24T15:00:00.000+02:002013-05-24T15:00:04.465+02:00Diario di una mamma: Nel fiume delle generazioni<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibI7erSV-nh_EEef06D975OY4T6br_m4Dt3r3qJZ2f4rnjq_Mc6ZeQXedWEoUj5x3-7c6u6ufBpM8GJ4JWmt5ZJJgqXaFzzh2vuUmdPzQ6ylzB71aUHH6HIC5cWGHtRExhwoSBp_Hb5q0F/s640/blogger-image-1913992226.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibI7erSV-nh_EEef06D975OY4T6br_m4Dt3r3qJZ2f4rnjq_Mc6ZeQXedWEoUj5x3-7c6u6ufBpM8GJ4JWmt5ZJJgqXaFzzh2vuUmdPzQ6ylzB71aUHH6HIC5cWGHtRExhwoSBp_Hb5q0F/s320/blogger-image-1913992226.jpg" width="320" /></a>Oggi vorrei parlare di appartenenza, in particolare l'appartenenza a un territorio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io sono nata a Torino da genitori romagnoli e non mi sono mai sentita né torinese, perché non lo ero di famiglia, né romagnola perché non ho mai vissuto in Romagna.<br />Crescendo ho cambiato spesso città e la mia sensazione di mancare di radici certe si è acuita... quando mi chiedono "di dove sei?" vado sempre un po' in crisi!<br />Da quando mi sono sposata vivo in Sardegna e con mio marito abbiamo scelto di vivere qui (tra le altre ragioni) anche perché desideravo che i miei figli sapessero sempre da dove venivano, si sentissero e fossero davvero radicati in un luogo, pur avendo una mamma "dislocata"<br />Per questo tengo molto al fatto che Mimì senta parlare in sardo dal nonno, visiti e conosca la sua terra e partecipi ai momento di festa. <br />E per questo abbiamo voluto che sfilasse in costume alla festa del patrono del paese del babbo.<br /> Era bellissima vestita in abiti che le donne si tramandano l'una con l'altra, preziosi nelle stoffe e nei ricami, ed era molto concentrata nel guardare donne e uomini in costume, nell'ascoltare la banda e poi le launeddas (strumenti a fiato fatti con le canne, tipici della Sardegna), nel guardare la statua del Santo che attraversava le vie del paese.<br />Al di là del significato religioso, in questa scelta c'era da parte nostra il desiderio che fin dalla più tenera infanzia potesse percepirsi parte di una tradizione, immersa nel corso delle generazioni che nel passarsi il testimone si trasmettono anche usi e costumi.<br />Questo desideriamo per lei, insieme alla capacità di vivere appieno il tempo della Festa, che è quello specifico spazio nella nostra vita che dedichiamo al ringraziare per ció che siamo e allo stare con gli altri.<br />E, nel suo piccolo, la nostra bimba ci ha fatto capire che ha apprezzato questo momento, l'ha goduto e -quando sarà grande- potrà riviverlo attraverso il milione di foto che abbiamo fatto!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">Le foto sono di proprietà di Paola Lazzarini ©</span></i> </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<br />Paolahttp://www.blogger.com/profile/04864059721869111644noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-31934927351235919522013-05-23T11:00:00.000+02:002013-05-23T11:00:09.083+02:00Coccole&Massaggi<div style="text-align: justify;">
<i>“Il miglior modo di essere genitore nasce dall’amore puro. Il saggio si sintonizza col vero bisogno del bambino e lo soddisfa prontamente.”</i> Tratto da “Il tao della maternità” di Vimala McClure. </div>
<div style="text-align: justify;">
In questo mio nuovo contributo, facendo anche un piccolo passo indietro, parlerò delle origini del massaggio, come e da quando esso rappresenta un’arte anche medica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il termine massaggio deriva dall’arabo “mash” che significa frizionare, premere ma anche dal greco “massein” che significa impastare, modellare ed è da tempo la più antica forma di terapia fisica per alleviare dolori, basti pensare che i primi riferimenti al massaggio risalgono a 2700 anni fa in alcuni manoscritti di Medicina Cinese.</div>
<div style="text-align: justify;">
In qualità di pratica di rilassamento e antifatica se ne trovano tracce nei testi indiani di 2000 anni fa. <br />
Nel “Kong Fou”, elaborato cinese del 2698 a. C. sono presenti alcuni esercizi fisici e molti tipi di massaggi utili al raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Nel XVIII secolo a.C., nel testo sacro l’Ayur-Veda si raccomanda il massaggio a scopo igienico.<br />
Ippocrate (406 a.C.) scriveva: “i medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio”.<br />
<a name='more'></a><br />
In Europa, per l’intera durata dell’Impero Romano, il massaggio divenne un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il “massista” sullo stesso piano del medico. Galeno, medico romano del II secolo, massaggiatore dell’imperatore e dei gladiatori, scrisse molti libri proprio sulle tecniche di massaggio.<br />
Il culto di questa pratica viene abbandonato nel Medioevo, durante infatti il periodo dell’oscurantismo vengono posti in secondo piano e quasi disprezzati i bisogni del corpo per esaltare invece quelli spirituali.<br />
Si attenderà il ritorno del massaggio in ambito terapeutico solo nel periodo del Rinascimento e poi definitivamente nel XIX secolo, in cui si inizierà a parlare del massaggio come fisioterapia.<br />
Nel XX secolo i progressi fatti dalla medicina “convenzionale” posero in secondo piano le terapie tradizionali praticate per secoli, i risultati della scienza e della tecnologia fanno si che la stragrande maggioranza della popolazione dei Paesi “sviluppati” conosca a stento il valore terapeutico e non solo del contatto umano.<br />
Oggi il massaggio sta vivendo un momento di rinascita grazie al forte bisogno di ritorno ai valori “naturali”.<br />
Come accennato nel precedente contributo, l’importanza del massaggio rilassante per i bambini anche in tenerissima età è stata evidenziata dall’americana Vimala McClure nel 1973, quando lavorava in un piccolo orfanotrofio in India.<br />
Durante tale esperienza Vimala McClure si rende conto che il massaggio è il più grande dono che si possa fare ad un bambino, gli studi e le ricerche da lei condotti hanno dimostrato che la pratica regolare del massaggio può essere essenziale per la crescita e lo sviluppo.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01116042071895593374noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-21586831692589382972013-05-21T11:00:00.000+02:002013-05-21T13:52:51.813+02:00Giro giro tondo...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.traditional-songs.com/it/country/Italy/giro%20giro%20tondo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://www.traditional-songs.com/it/country/Italy/giro%20giro%20tondo.jpg" width="449" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">Questa canzoncina è una delle più
semplici filastrocche per bambini esistente. Anche i più piccini possono
impararla con facilità e masticare le loro prime parole. Inoltre è di rapida
esecuzione e comprende movimenti semplici semplici, che si possono eseguire
anche con lasciando un bimbo sul passeggino, se non cammina ancora, o per far
muovere i primi passi in sicurezza a chi sta cercando di diventare autonomo nel
camminamento.</span><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">Spesso ai bambini questo semplice
canto piace molto, perché non faticano a riconoscerlo, a memorizzarne lo
svolgimento e a riprodurre l’aspetto coreografico. E, senza accorgersene,
soprattutto se vi capita di cantarla insieme ad altri bambini, è una canzone
che “fa gruppo”, rende i bambini amici e solidali, anche se non si conoscono e
non si sono mai incontrati prima.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">Il girotondo può diventare
un’occasione di incontro e un momento di condivisione molto piacevole, se ben
gestito dalle figure adulte. Coinvolgere i bambini, di solito, è facile e non
vengono richieste particolari abilità, se non quelle di far loro comprendere
come si svolga la canzone e secondo quali regole. Inoltre sarebbe bene tenere
d’occhio i bambini che cercano di evitarsi o che hanno avuto delle piccole
discussioni, per poter ruotare, a turno, i compagni e mettere l’uno accanto
all’altro anche loro.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://sonoilmaiestro.files.wordpress.com/2011/02/girotondo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://sonoilmaiestro.files.wordpress.com/2011/02/girotondo.jpg" width="283" /></a><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">Se poi siete avvezzi all’uso di
internet e i bambini sono più grandini, si possono trovare online versioni
cantate da bimbi sordomuti, che potrebbero sensibilizzare i bambini nei
confronti di temi delicati, spesso sottovalutati o non trattati neppure a
scuola. E non è fatto secondario che il girotondo sia internazionale, presente in moltissime altre culture. Oppure la canzone potrebbe diventare spunto per una storia, una serie
di disegni, nuove coreografie, e tutto ciò che suggerisce la vostra
immaginazione, o quella dei vostri bambini. E se avete bisogno di qualche spunto,
in moltissimi hanno sfruttato abilmente il girotondo, facendone lo slogan del
C.R.E./G.R.E.S.T., creando delle piccole rappresentazione teatrali e molte
altre fantasiose opere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">La migliore sarà sempre quella
che creerete insieme ai vostri bambini…! </span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08993201774475398846noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-7088058892518844962013-05-20T18:00:00.000+02:002013-05-20T18:00:05.091+02:00Ma che musica maestro: Il katalikammello<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://img.youtube.com/vi/6T_n8rVqLp8/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://youtube.googleapis.com/v/6T_n8rVqLp8&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://youtube.googleapis.com/v/6T_n8rVqLp8&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-11103269695384050092013-05-20T14:05:00.004+02:002013-05-24T08:26:03.653+02:00Interviste ad esperti e mamme blogger 2.0<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOYja0j-pkCr3GDSowgEN1TBbi51jVgXSppPxL8XDGBcRUweHnu_d6XOpAc75VnTsC-5o6zQiA2SHWCAJDuQSYsX2rQDepMxLBNXT2uulHLODLci64ru1_yeuRVcWPsSirxu2bh-d_SU0/s1600/Img+Intervista.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOYja0j-pkCr3GDSowgEN1TBbi51jVgXSppPxL8XDGBcRUweHnu_d6XOpAc75VnTsC-5o6zQiA2SHWCAJDuQSYsX2rQDepMxLBNXT2uulHLODLci64ru1_yeuRVcWPsSirxu2bh-d_SU0/s320/Img+Intervista.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
A breve ci sarà una nuovissima novità sul nostro blog, infatti aprirà la sezione <a href="http://www.apiccolipassi.eu/2012/05/interviste.html" target="_blank"><span style="color: #674ea7;"><u><i><b>INTERVISTE</b></i></u></span></a>!</div>
<div style="text-align: justify;">
In questa sezione intervisteremo degli <b>esperti</b> sui più disparati temi dell'infanzia e delle <b>mamme blogger</b> che hanno deciso di condividere la loro vita e di mettersi in gioco confrontandosi con altre mamme e altre realtà!</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Se sei una mamma blogger e vuoi essere intervistata da <i>A piccoli passi</i> e far conoscere il tuo blog</li>
<li>Se sei un esperto e vuoi essere intervistato da noi su un tema di tuo particolare interesse inerente ai temi del blog</li>
<li>Se desideri saperne di più su un argomento particolare intervisteremo per voi l'esperto</li>
</ul>
<div style="text-align: center;">
Scrivici a <a href="mailto:rubriche@apiccolipassi.eu" target="_blank">rubriche@apiccolipa</a>ssi.eu scrivendo nel campo dell'oggetto 'Interviste'</div>
Silvia M. Romeohttp://www.blogger.com/profile/16474396313113486624noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-52318938550638134942013-05-17T15:00:00.000+02:002013-05-19T20:20:10.255+02:00Diario di una mamma: Elogio di Peppa Pig<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNMtthJ_nDfMXQhPpqCo5OrEvt_-c6A0vcFL0Ru4-zF5upGp7nvxcFLcaJDUitH_G9-PZWpmBIrLTFy3LirMW8hi7ex7YEg4rgLy7xDXC6bGY7Hyz06T4tHT5bdAchjCMMKmtnpZhiXb3O/s640/blogger-image-881787827.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNMtthJ_nDfMXQhPpqCo5OrEvt_-c6A0vcFL0Ru4-zF5upGp7nvxcFLcaJDUitH_G9-PZWpmBIrLTFy3LirMW8hi7ex7YEg4rgLy7xDXC6bGY7Hyz06T4tHT5bdAchjCMMKmtnpZhiXb3O/s320/blogger-image-881787827.jpg" width="320" /></a>Posto che non sono una amante della televisione e che ritengo importante che i bambini vedano la tv meno possibile, sono anche una mamma reale, in un mondo reale, alla quale a volte capita di far vedere i cartoni a sua figlia, magari per aiutarla a "sopportare" un viaggio in macchina o ad aspettare dieci minuti che la cena sia pronta.<br />Ovviamente anche in queste circostanze lasciar vedere la tv (o video su youtube) non significa abdicare al proprio ruolo di genitore lasciando guardare un qualunque cartone animato! Proprio perché consapevole della potenza del mezzo visivo ho riflettuto sui contenuti che i vari cartoni (adatti a un pubblico di piccolissimi) veicolano e, tra tutti, devo dire che ritengo Peppa Pig il migliore da questo punto di vista!<br />
<a name='more'></a>Innanzitutto Peppa Pig ha una mamma e un papà, non vive in un mondo di soli bambini, magari attraversato da animali o oggetti parlanti, né ha delle figure di adulto semplicemente laterali, come gli zii della Disney. Mamma e Papà Pig sono protagonisti della vicenda, sono presenti e accompagnano la loro bambina con complicità e dolcezza attraverso le sue avventure. Come loro anche gli altri adulti (insegnante e genitori degli altri piccoli) sono presenti, si interessano a ció che vivono i bambini e sono disposti a tornare un po' bambini insieme a loro, giocando e ridendo.<br />Peppa ha anche un fratellino, George, e questo in una società di figli unici è già una bella notizia! Il cartone mette in luce anche i sentimenti talvolta ambivalenti di Peppa nei confronti del fratello, così reali e difficili da affrontare, aiutando così i bambini a dare voce anche alle loro emozioni in questo ambito, mentre i genitori Pig accolgono queste manifestazioni di piccola insofferenza senza giudicare, ma riconducendo il pensiero a ció che è più bello nel rapporto tra fratelli: la condivisione del gioco.<br />Peppa ha tanti amici e questi sono tutti diversi l'uno dall'altro, la loro diversità (appartengono a specie animali differenti) li contraddistingue, ma non li divide, e il fatto di essere rappresentati tutti con le stesse dimensioni consente di mettere in luce come ció che unisce sia sempre maggiore di ció che divide.<br />Da ultimo, ma non ultimo, nella famiglia di Peppa e George sono presenti anche i nonni, figure affettivamente importanti e poco valorizzate nel mondo dei cartoni (a parte il burbero nonno di Heidi). Invece la loro presenza è significativa: i nonni in particolare aiutano i nipotini a conoscere la natura e i gesti antichi della terra.<br />Insomma... Peppa Pig, pur con i suoi limiti (estetici e legati al merchandising) è un cartone che, a parer mio, veicola dei messaggi positivi, con leggerezza e naturalezza.<br />Una bella passeggiata al parco resta infinitamente meglio, ma se fuori piove -in caso- Peppa Pig!<br /></div>
Paolahttp://www.blogger.com/profile/04864059721869111644noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-1275739272132871602013-05-16T16:00:00.000+02:002013-05-17T09:45:01.465+02:00Mamma, lo sapevi che: Il taglio cesareo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkRr3b1fUh9tpR1DcFoqAMemmvLohNrC3CGs2j8-Gxg4-HnjlNbd1x5ih_q8sDIcxqulQPws8VYlyStVnT_h2f8hNBVLPG8xrEBVp2WHUbWmeFLIbh1-IRYbie0B_vrQOMWSaP0pjZ4Y/s1600/Img+Taglio+cesareo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMkRr3b1fUh9tpR1DcFoqAMemmvLohNrC3CGs2j8-Gxg4-HnjlNbd1x5ih_q8sDIcxqulQPws8VYlyStVnT_h2f8hNBVLPG8xrEBVp2WHUbWmeFLIbh1-IRYbie0B_vrQOMWSaP0pjZ4Y/s320/Img+Taglio+cesareo.jpg" width="284" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Leggendo le prime righe dell'introduzione del libro 'L'agricoltore e il ginecologo' di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Michel_Odent" target="_blank">Michel Odent</a> trovo questa frase:</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<i>"Oggi il tasso globale di tagli cesarei nella penisola è intorno al 40%, e in alcune regioni, come la Campania, il taglio cesareo è diventato il modo più comune di partorire"</i><br />
<a name='more'></a></blockquote>
</blockquote>
</div>
Questo dato mi ha portato a riflettere. Fino a poche decine di anni fa il taglio cesareo veniva utilizzato solo in caso di gravi complicazioni nel momento del travaglio. Cos'è cambiato da allora? Mamme, voi cosa ne pensate? Qual è la vostra esperienza mamme?</div>
Silvia M. Romeohttp://www.blogger.com/profile/16474396313113486624noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-29507472728116303162013-05-16T14:00:00.000+02:002013-05-17T10:41:56.206+02:00I Benefici del MASSAGGIO INFANTILE AIMI, Interazione fra Genitori e Bebè<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbA5asCHQ_iQ6qNseWYN-lUl5wrKHcqf-MtAD0pHAP8XIL1nRsvTr9YO45yQbkA3pUka5Nk8lMh99_V77quX2zoJXaAW1IK_fEOOLFKtQrOTrwqo_4QMkPHmc93DfT1z_g99WVOa_HVbo/s1600/IMG_0554.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbA5asCHQ_iQ6qNseWYN-lUl5wrKHcqf-MtAD0pHAP8XIL1nRsvTr9YO45yQbkA3pUka5Nk8lMh99_V77quX2zoJXaAW1IK_fEOOLFKtQrOTrwqo_4QMkPHmc93DfT1z_g99WVOa_HVbo/s320/IMG_0554.JPG" /></a><b>Massaggio infantile Aimi, Associazione Italiana Massaggio Infantile</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Cenni storici</i></div>
<div style="text-align: justify;">
*Vimala McLure è la creatrice delle tecniche di Massaggio Infantile IAIM, portate avanti in Italia dal 1983 dall’ AIMI da Benedetta Costa. *<br />
"Il tocco che nutre, il tocco del sollievo, è un fondamentale mezzo di comunicazione attraverso il linguaggio non verbale, dell’amore."<br />
Il massaggio AIMI è stata una vera scoperta di piaceri, sia come madre sia come insegnate.</div>
<table border="0" cellpadding="0" class="MsoNormalTable" style="background: white; mso-cellspacing: 1.5pt; mso-padding-alt: 0cm 0cm 0cm 0cm; mso-yfti-tbllook: 1184; width: 0px;"><tbody>
<tr><td style="padding: 0cm 0cm 0cm 0cm;" valign="top"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a>In realtà moltissime culture, nelle loro basi antiche, prevede di cullare e massaggiare i bambini, perché il
massaggio è accudimento e coccola; massaggiare i neonati e i bambini un linguaggio antico, che la natura ci insegna! Basta guardare per esempio una leonessa con un cucciolo...lo accarezza con la testa, lo lecca e lo massaggia!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nella nostra socoetà "moderna" la
quotidianità e la fretta ci fanno perdere di vista l’importanza del contatto…del rispetto del tempo dedicato al neonato...Ricordiamoci che i bambini hanno abitato 9 mesi (in realtà quasi
dieci!) all’interno della casa Materna (pancia della mamma),
dove sono stati: </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Contenuti</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Nutriti a richiesta</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Cullati</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Coccolati</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Pensati</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Immaginati e sognati</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->-
<!--[endif]-->Scaldati...ecc...</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-indent: -18.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
…la Natura ha pensato a loro in una maniera privilegiata!</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
ecco perché quando nascono dovrebbero ritrovare la stessa situazione di contenimento.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
In questo momento
nella nostra società ci dovrebbe essere un recupero del TEMPO DI QUALITA’ si DEDICA al NEONATO e al BAMBINO!</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
PRENDERSENE CURA e continuare a FARLI NASCERE ogni giorno nel rispetto! </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
La comunicazione che si attiva attraverso il massaggio infantile è "l' empatia del cuore": chiedere il permesso di massaggiare un neonato è fondamentale, accettare le sue risposte è doveroso.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
Quando Nasce un Bambino, </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
Nascono anche la sua Mamma e il suo Papà!<br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoXmwweIeYXqsYIe2a137DpmknMmalqKxyem6Y36g5q0m4BHMq5GwSd5u6qblrb5aOYNbL0AN9GCFqZTmX1eqOz0JmB824bryvXwJaJhis33XRKhrQ0Mig6ANWC7wQoFdzhTgS3dJxcHU/s1600/massaggio+b.n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoXmwweIeYXqsYIe2a137DpmknMmalqKxyem6Y36g5q0m4BHMq5GwSd5u6qblrb5aOYNbL0AN9GCFqZTmX1eqOz0JmB824bryvXwJaJhis33XRKhrQ0Mig6ANWC7wQoFdzhTgS3dJxcHU/s320/massaggio+b.n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; mso-line-height-alt: 11.7pt; mso-pagination: widow-orphan lines-together;">
<br /></div>
</td>
</tr>
</tbody></table>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13661673544344738478noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-8885365244780505832013-05-15T18:00:00.000+02:002013-05-15T18:00:01.749+02:00Regalini per gli amichetti fai da te!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAOwIrHY0QiraPUDVvly7AjHRyav_zjAxzu_p9_dInWc5XQ2xFbfvgYm4x0g4bWsUwPJK8ZdI4_G7hupRSPX9FgOUczCeAEc5NOuAbyqyYqgGPGRz2CCTxGdqQ0qz1hZhgz_X3ljHxmOQ/s1600/untitled.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAOwIrHY0QiraPUDVvly7AjHRyav_zjAxzu_p9_dInWc5XQ2xFbfvgYm4x0g4bWsUwPJK8ZdI4_G7hupRSPX9FgOUczCeAEc5NOuAbyqyYqgGPGRz2CCTxGdqQ0qz1hZhgz_X3ljHxmOQ/s1600/untitled.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'anno scorso per il <b>compleanno </b>di Marco abbiamo realizzato queste coloratissime <b>farfalle</b> per i suoi amichetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Marco, aiutato anche da un suo amichetto, ha pittato i rotoli di carta igienica e dopo li abbiamo messi ad asciugare.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Io ho ritagliato il cartoncino a forma di ali e lui ha ritagliato dei pezzi di cartoncino di vari colori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo
ha incollato sul cartoncino a forma di ali, i pezzetti tagliati da lui
per colorare di piu' la farfalla e dopo ha incollato le ali al corpo
della <b>farfalla</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi abbiamo messo in carta trasparente caramelle e
cioccolate, in piu' ho aggiunto anche un temperamatite a forma di
animaletto, come <b>gadget.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Chiuso il pacchetto, lo abbiamo infilato nel corpo della farfalla ( rotolo di carta igienica ).</div>
<div style="text-align: justify;">
Per lui e' stata una gioia distribuirli ai suoi amici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo post e' tratto dal blog "<a href="http://www.mammecomeme.com/">Mamme come me</a>"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Mamme come mehttp://www.blogger.com/profile/02232169637871362036noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-83464648120844375062013-05-14T15:00:00.000+02:002013-05-14T15:00:11.305+02:00Diario di una maestra: Son tutte belle..<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZnhdRogjjDApHT0yfEdK0kftwsUGaJ12zZRZzz-57pzFnWF-fbaakPfXEr62sgMR8G4N-y2fss31UokfrbF7JOm5OVL4DfGg4ZrMggkzhENEqe5hALMmwqHKNKbsWI_KAMPNXYMMQO5c/s1600/mano+bimbo+mamma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="319" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZnhdRogjjDApHT0yfEdK0kftwsUGaJ12zZRZzz-57pzFnWF-fbaakPfXEr62sgMR8G4N-y2fss31UokfrbF7JOm5OVL4DfGg4ZrMggkzhENEqe5hALMmwqHKNKbsWI_KAMPNXYMMQO5c/s320/mano+bimbo+mamma.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Questa settimana … solo poche parole!</div>
<div style="text-align: justify;">
Festa della mamma…</div>
<div style="text-align: justify;">
Lavoretto …</div>
<div style="text-align: justify;">
Biglietto …</div>
<div style="text-align: justify;">
… e d’obbligo tante riflessioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se … “Son tutte belle le mamme del mondo….” (così recitava la poesia!!) ... i bambini allora?<br />Non vado molto lontano: guardo quello che vivo ogni giorno!<br />Cosa non farebbe una madre per il proprio figlio?<br />Cosa realmente riescono a fare le mamme?<br />Fortunatamente tante fanno molto: hanno mezzi e consapevolezza.<br />Ma qualcuna si perde nei labirinti della sua fragilità, frutto di una società sorda e caotica al tempo stesso.<br />“La crisi economica”, dicevo in settimana spiegando cittadinanza e costituzione ai miei (ancora per poco) alunni, “è innanzitutto crisi dei valori e della solidarietà!”.<br />E così certe mamme faticano a gestire le crisi evolutive dei figli, mentre altre sono fagocitate da mille problemi famigliari, economici o personali.<br />E così, di rimbalzo, certi figli subiscono gli effetti di uno svantaggio famigliare, economico e relazionale.</div>
<a name='more'></a><br />E certe maestre, dovendo e volendo, vedono, rilevano e, se possono, si attivano.<br />
<div style="text-align: justify;">
Non è solo un imperativo dettato dal ruolo: se così fosse, si tradurrebbe in un intervento freddo e distaccato.<br />Se è vero che un’insegnante è come una seconda mamma (…. Sapete quante volte succede che dalla prima alla quinta i bambini si rivolgano alla maestra chiamandola “Mamma”? Sorprendentemente tante!!!), è altrettanto vero che a scuola si raccolgono diversi bisogni a cui si cerca di dare risposte efficaci.<br />E allora capita che si venga a conoscenza di periodi di rottura e di crisi all’interno del nucleo famigliare a cui fanno seguito tentativi di compensazione e di reintegrazione non sempre ottimali.<br />Proprio in quei periodi i bambini e i ragazzi possono percepirsi come diversi dai compagni e attribuire a sé stessi o ai genitori, se manifestano carenze nelle capacità di prendersi cura di loro, colpe che forse non hanno.<br />Quante volte aspettare la mamma che non arriva sul piazzale all’uscita di scuola è fonte di agitazione….<br />(Del resto la norma prevede che sia la mamma, o chi per essa, ad attendere ansiosa e felice l’uscita del proprio figlio ….; è la mamma che lascia il lavoro o qualunque altro impegno per mettere al primo posto l’incontro con il figlio … e non il figlio che aspetta che la mamma finisca di sistemare tutte le sue faccende: c’è una priorità di intenti che va rispettata, un accordo implicito da non disattendere!)<br />Eppure a volte prendersi cura di un figlio diventa maledettamente complesso!<br />Se va bene è solo un problema di organizzazione: “Vai tu a prenderlo?”, “No, io non posso!”, “Puoi tu?”, No, chiediamo alla zia o al nonno!”.<br />E tra un “IO”, “TU”, “LUI”, “LORO”, qualcuno si dimentica, e il figlio aspetta e si interroga: “Si sono dimenticati?”, “Ma come hanno fatto a dimenticarsi di me?”.<br />Poi nel giro di qualche minuto tutto si sistema: la paura passa, la conferma della disponibilità si palesa.<br />… aspetti marginali, forse poco centrali e per questo da considerarsi dettagli periferici?<br />Tutt’altro!!!<br />Però si va avanti! L’evento è circoscritto, è catalogato come raro e per questo è poco pervasivo!<br />Se invece le cose non vanno solo nella direzione della mancanza di organizzazione, delle piccole incombenze che in un modo o nell’altro, prima o poi, si riescono a risolvere….ecco allora che i problemi dei genitori diventano già grossi pesi per i figli, quando ancora non sono evolutivamente in grado di sostenerli.<br />Capiscono, così, troppo in fretta che vivere è dura, che le differenze esistono e fanno male, che le maestre ascoltano e poi devono chiedere aiuto ad altre persone.<br />Ma a volte quell’aiuto tarda ad arrivare.<br />E in certi momenti vorrebbero solo essere ragazzini uguali agli altri: non più bravi o più belli, solo con le stesse possibilità degli altri, con una mamma e con un papà che fanno le stesse cose essenziali delle altre mamme e degli altri papà.<br />Fortuna che, per una strana legge infantile, ma anche per il primato della valorizzazione del me e del mio, anche se mamma e papà hanno un sacco di problemi, rimangono sempre “la mia mamma e il mio papà”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma allora … se …“son tutte belle le mamme del mondo!” , se … “sono tutti belli i papà del mondo!” … perché mai non possono “…. essere uguali tutti i bambini del mondo?”.</div>
Vita Calcagnohttp://www.blogger.com/profile/02680231686050322347noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-71383503991458220922013-05-14T11:00:00.000+02:002013-05-14T11:00:05.155+02:00Chi sbaglia... IMPARA!<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVQ6R3qI1c0WsDpUME1R1D4CSXwVKgYMXJAtrdOtPAUWjikEMrZeHw8OpUmnggRaPG7ms8PS6egEqQcpW4kLwOrfifWKTyfrt6Zb6xToAjDcw-Ua27sG5L49_YE0-2WDROhtYPHxmj7ww/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVQ6R3qI1c0WsDpUME1R1D4CSXwVKgYMXJAtrdOtPAUWjikEMrZeHw8OpUmnggRaPG7ms8PS6egEqQcpW4kLwOrfifWKTyfrt6Zb6xToAjDcw-Ua27sG5L49_YE0-2WDROhtYPHxmj7ww/s1600/images.jpg" /></a><span style="color: black;">Come vivono i
bambini il fatto di commettere degli errori? Spesso si sentono
umiliati o “non all'altezza” e spesso questo dipende da come NOI
adulti reagiamo davanti ad una “déffaillance” nostra o del
bambino. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Gli stessi insegnanti spesso amano presentarsi come persone
infallibili, che non sbagliano mai, depositari della realtà, ma
come scrisse Antoine de Saint-Exupèry, “la verità del domani si
nutre dell'errore di ieri”. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Gli errori possono essere dolorosi, ma
altamente educativi e utili. L'insegnante non è chiamato né a
condannarli né ad assolverli indiscriminatamente e dovrebbe riuscire
a far comprendere ai propri allievi che l'errore non è qualcosa di
scandaloso, ma è il motore del sapere.</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Quando in una
scolaresca si scopre un errore, questo dev'essere vissuto come un
momento di gioia ed è da apprezzare sia chi ha “osato”
sbagliare, sia chi ha scoperto l'errore. Abbiamo scoperto un errore,
cerchiamo quindi di eliminarlo, cerchiamo di migliorarci. In questo
modo nessuno si vergognerà di tentare soluzioni, nessuno cioè sarà
costretto a bloccare la sua creatività e nessuno si insuperbirà per
aver trovato nell'altro un errore. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCo5edlQXfVV1QJGC5RPlAo5sPVjsqvAoENyI-SA9PVukqvtBQK4fh2wiMB_F23eajD3xhvtiagaFYh2yd34SzzzSpAvNpEJmsYlzpWnhYm2aETexRXaBy62iq-tmY-i6hmUdJO1rYseA/s1600/200px-Errare_humanum_est.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCo5edlQXfVV1QJGC5RPlAo5sPVjsqvAoENyI-SA9PVukqvtBQK4fh2wiMB_F23eajD3xhvtiagaFYh2yd34SzzzSpAvNpEJmsYlzpWnhYm2aETexRXaBy62iq-tmY-i6hmUdJO1rYseA/s200/200px-Errare_humanum_est.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="color: black;">Ma c'è una
differenza tra sbaglio ed errore. Lo sbaglio si compie quando si
applica in modo errato una regola che già si conosce, mentre
l'errore è quello in cui ci si imbatte quando si cercano nuove
soluzioni, quando si cerca una nuova teoria. Si può dire che
l'errore è legato all'immagine e alla creatività, mentre lo sbaglio
è frutto di una cattiva memoria o di una scarsa attenzione. Per
questo l'insegnante deve imparare a distinguere gli sbagli dagli
errori creativi e cominciare a premiare questi ultimi per stimolarne
la creatività e lo spirito critico. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Anche Gianni
Rodari nella sua “<i>Grammatica della fantasia</i>” forniva preziosi
consigli su come trasformare, attraverso l'immaginazione, degli
errori grammaticali in splendide storie. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Immagini
bizzarre fornivano lo spunto per nuove storie, nuovi racconti, attraverso
domande come:</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>
</i>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;"><span style="color: black;">“Che cosa
succederebbe se... la Sicilia perdesse tutti i bottoni?”</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;"><span style="color: black;">“Che cosa
succederebbe se... un coccodrillo bussasse alla vostra porta
chiedendovi un po' di rosmarino?”</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;"><span style="color: black;">“Che cosa
succederebbe se...il vostro ascensore precipitasse al centro della
terra o schizzasse sulla luna?”</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Da un lapsus può
nascere una storia. Se battendo a macchina un articolo mi capita di
scrivere “Lamponia” per “Lapponia”, ecco scoperto un nuovo
paese profumato e boschereccio.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Se un bambino
scrive su un quaderno “l'ago di Garda”, ho la scelta tra
correggere l'errore o seguirne l'ardito suggerimento e scriver la
storia e la geografia di questo “ago” fantastico. Ridere degli
errori è un modo per distaccarsene, per imparare da essi. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqp1BVzuFHds1nz571InaeTWymXoiv4P-sxkYHnfv5o5biW1hMr8ufju7meupMnpXkyFKpJdrYjp9OGv-aS3KeMQREPI-2VdG3hrI1lIt_zQj_QqlFP3AlDYPTpcVGKQKjQKzXsCEh9ME/s1600/images+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqp1BVzuFHds1nz571InaeTWymXoiv4P-sxkYHnfv5o5biW1hMr8ufju7meupMnpXkyFKpJdrYjp9OGv-aS3KeMQREPI-2VdG3hrI1lIt_zQj_QqlFP3AlDYPTpcVGKQKjQKzXsCEh9ME/s1600/images+2.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">Per i
bambini può essere motivo di sollievo saper che ogni suo eventuale
errore sarà rispettato e sarà fonte d'ispirazione per magici
racconti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;">E ricordiamoci: chi non ha paura di sbagliare, non ha paura
di imparare, di crescere e di migliorare!</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i>Fonti:</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-weight: normal;"><i>Pedagogia,
epistemologia e didattica dell'errore</i>,</span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">Dario Antiseri e alt., </span></span></span><b><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">Rubbettino
Editore, 2001.</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><i>Grammatica della fantasia</i>, Gianni Rodari,
Einaudi Ragazzi, 1973.</span></div>
Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-71068561263424313522013-05-13T18:00:00.000+02:002013-05-13T18:00:04.987+02:00Ma che musica maestro: La zanzara<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-88147879292672684992013-05-13T11:00:00.000+02:002013-05-13T11:00:02.222+02:00L'affido<!--[if gte mso 9]><xml>
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
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modo quando si tratta dell’affidamento di neonati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Solitamente un neonato viene affidato quando i genitori non
sono temporaneamente in grado di prendersene cura, per via di eventuali e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>specifiche problematiche<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>legate a loro stessi o al piccolo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Molto spesso il neonato presenta un attaccamento disorganizzato
verso i propri genitori, in particolare verso la madre. Il bambino è incapace
di instaurare un <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>comportamento coerente
verso la figura di attaccamento mescolando avvicinamento e evitamento. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Qual è il principale obbiettivo di un affido ?
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lo scopo principale è far sperimentare al bambino un attaccamento
sicuro con la figura di riferimento della nuova famiglia.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un clima disteso e una madre affidataria presente e
responsiva verso i bisogni del bambino, possono favorire lo sviluppo adattivo
di quest’ultimo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il bambino comprende la possibilità di instaurare nuovamente
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una relazione di fiducia<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>con un adulto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fonte: "Tra le braccia un figlio non tuo" Iafrate Raffaella</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14465936983869609791noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-29774296216536850402013-05-10T15:00:00.000+02:002013-05-10T15:00:07.818+02:00Diario di una mamma: Il carrellino rosa<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1QA36h5OJ-h-9Jt5hyYCFVeeuEjcRXriHluvv-uCkb_BO_z1vAOo7mP2bRqc_zMEoxmT9un7PMpfxuxLrSSEin4S8BaU3g1dvyD5EZPUgBtjl6EMsk800yV2_cGNgxfAPJW3WycmmyUO/s640/blogger-image--958256654.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1QA36h5OJ-h-9Jt5hyYCFVeeuEjcRXriHluvv-uCkb_BO_z1vAOo7mP2bRqc_zMEoxmT9un7PMpfxuxLrSSEin4S8BaU3g1dvyD5EZPUgBtjl6EMsk800yV2_cGNgxfAPJW3WycmmyUO/s320/blogger-image--958256654.jpg" width="239" /></a>Oggi pomeriggio eravamo in giro per spese e commissioni varie quando, passando davanti a un negozio di giocattoli siamo entrate per comprare della plastilina. Mimì va matta per la plastilina, ma quella che avevamo è finita in mille palline un po' dappertutto e quel che è rimasto ha assunto un colore improbabile dopo tanti esperimenti nel combinare i colori primari.<br /><br />Le altre volte in cui è capitato di entrare in un negozio del genere Mimì era attratta da tutto, passava incantata da un gioco all'altro, senza particolari preferenze, ma stavolta la sua attenzione è stata immediatamente catturata da un mini carrello della spesa, rosa. A dire il vero il tipo di giocattolo che io avrei scelto per lei. Ma tant'è!<br />
<a name='more'></a>Non lo ha mai lasciato, trascinandolo per il negozio e -alla fine- abbiamo deciso di comprarglielo. <br />Ebbene pur di continuare a tirarlo si è fatta a piedi tutta la strada fino a casa, il percorso più lungo da quando cammina.<br />Era fiera e felice del suo carrellino, come mai l'avevo vista per un gioco... È chiaro, l'aveva scelto lei! Voluto, chiesto, ottenuto e valorizzato.<br />E, come spesso mi accade, ho riflettuto su quanto era successo e, dentro di me, ho sorriso per la mia piccola che cresce. <br />La sua individualità si delinea sempre di più, i suoi gusti si fanno più precisi e la sua volontà più determinata. I 30cm e i 7kg che ha acquisito da quando è nata a oggi non rappresentano l'incredibile cammino che ha compiuto e io -allora come oggi- lo contemplo con gratitudine.<br />Questa piccola persona si sta rivelando a me, con le sue peculiarità e il mio compito non è certamente quello di imbrigliarle, bensì di accoglierle ed aiutarla perché possano sbocciare. <br />C'è anche un'altra cosa che questo episodio mi ha ricordato ed è quanto sia importante sapere e potere scegliere per se stessi (nella misura del possibile ovviamente). È importante per noi adulti, che rivendichiamo a ragione la nostra libertà, ma é importante anche per i bambini a cui spesso non siamo disposti a riconoscerla. Ma scegliere è anche difficile perché comporta la rinuncia ad altre alternative praticabili... Eppure è l'unico modo per camminare e non restare fermi.<br />È stato bello vedere la mia bambina scegliere e restare fedele alla sua scelta, senza distrazioni e senza "volere tutto" e spero che questa gioia dello scegliere le rimanga anche per questioni più importanti di un giocattolo, perché non c'è vita più triste di quella di chi non sceglie mai. <br /><br />Paolahttp://www.blogger.com/profile/04864059721869111644noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-989249781099514252013-05-06T18:00:00.000+02:002013-05-06T18:00:00.757+02:00Ma che musica maestro: Il torero Camomillo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/n2ZUBWMwPgQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-73166958068521288212013-05-06T11:00:00.000+02:002013-05-06T11:00:04.466+02:00Perché un abuso infantile si dimentica?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2BmCQDy9AU5rG1rL7TSOcg_DKDgEUvAX0bCUcZP9iTaDHpVlF7aDoUrzo_caHlc3sdtBmrxiHzXqkLs_dAqhJVb1MoDAqdyR6hpLEidwaODVEOsraGXVhLrDzuoi3gOp8ajKDW1peqWU/s1600/abuso_minori.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2BmCQDy9AU5rG1rL7TSOcg_DKDgEUvAX0bCUcZP9iTaDHpVlF7aDoUrzo_caHlc3sdtBmrxiHzXqkLs_dAqhJVb1MoDAqdyR6hpLEidwaODVEOsraGXVhLrDzuoi3gOp8ajKDW1peqWU/s320/abuso_minori.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Capita che <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bambini soggetti ad abuso sessuale <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dimentichino momenti o situazioni importanti
legati all’evento<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stesso.
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Soprattutto quando l’abuso è perpetrato dalla figura di
riferimento, il bambino conscio della sua dipendenza dall’adulto, per “
sopravvivere” <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è disposto a rimanere “
cieco” di fronte agli eventi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di abuso : <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>solo così potrà mantenere la relazione di
attaccamento.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Sappiamo da diversi studi che gli abusi comportano la
compromissione di alcune aree della memoria.
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In particolare più stretto sarà il legame tra il bambino e
l’abusante, maggiore potrà essere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>disfunzione nel ricordo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il bambino potrebbe arrivare addirittura a negare l’abuso
stesso.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14465936983869609791noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-35539304642878926882013-05-05T11:00:00.000+02:002013-05-05T21:14:06.148+02:005 maggio: Giornata internazionale dell'ostetrica<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Ogni anno, il 5 maggio, su iniziativa dell’International Confederation Midwives (ICL), è stata istituita la giornata internazionale dell’ostetrica. Per lottare con le donne e per le donne contro il dramma della mortalità materna e neonatale, ancora troppo frequente. Per la tutela dei diritti della donna e per migliorare il suo ruolo sociale. Per valorizzare ed incrementare le cure ostetriche. Per la salute delle donne, dei bambini e delle famiglie. Lo slogan utilizzato dal Royal College of Midwives è “il mondo ha bisogno di ostetriche: ora più che mai!”<br /></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;">
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqf93RTD4kNBeNmWbrVAO4jFK6eGFKzPR6H5YVZq1HAbzESXA4jbZfh9C2bd8szoC7JAySxm5MjHgclYwL_GGWrHY4fYTTMIcx863ZCGRyf3qmpKPpj6Rb4qAbGua1329JCSCoxQJf9iA/s1600/International-Day-of-the-Midwife-Facebook-Profile-Picture_1(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqf93RTD4kNBeNmWbrVAO4jFK6eGFKzPR6H5YVZq1HAbzESXA4jbZfh9C2bd8szoC7JAySxm5MjHgclYwL_GGWrHY4fYTTMIcx863ZCGRyf3qmpKPpj6Rb4qAbGua1329JCSCoxQJf9iA/s1600/International-Day-of-the-Midwife-Facebook-Profile-Picture_1(1).jpg" width="400" /></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“L’OSTETRICA?” “si dai, l’ostetrica, quella che fa nascere i bambini!”. <a name='more'></a><br />Partendo dal presupposto che comunque sono le donne, le mamme le protagoniste del parto e che quindi sono le mamme a partorire ed i neonati a nascere e che l’ostetrica assiste ed accompagna, sorveglia ed interviene dove necessario, l’ostetrica non trova il suo ambito di competenze solo riguardo al parto e la nascita, ma si prende cura della salute femminile in tutte le fasi della vita, della salute del bambino e della comunità nella quale si inserisce.<br /><br />Le ostetriche sono professioniste della fisiologia e sono formate e preparate per attivarsi ed intervenire in collaborazione con i professionisti necessari, laddove la situazione devi dallo stato di salute.<br /><br />L’ostetrica segue la donna fin da prima della gravidanza, attraverso le consulenze pre-concezionali, segue la gravidanza fisiologica e gli incontri di accompagnamento alla nascita (erroneamente conosciuti come corso pre-parto). Assiste la mamma durante il parto e nel puerperio (in ospedale o a domicilio) si occupa dell’allattamento, del controllo della crescita e della salute del bambino, del sostegno nell’introduzione di alimenti solidi (svezzamento). <br /><br />Nella sua comunità svolge attività di educazione alla salute: corsi di educazione sessuale nelle scuole, consulenze contraccettive e sessuologiche, accompagnamento allo sviluppo negli adolescenti, collaborazione per progetti educativi nelle comunità. Sostiene i genitori nel loro nuovo percorso attraverso gruppi dopo parto per mamme e papà, massaggio al neonato, acquaticità durante la gravidanza e dopo il parto, ginnastica dopo il parto. <br /><br />Si occupa della salute della donna a 360 gradi, cercando di vedere la persona nella sua completezza, di capire il bisogno della donna nel profondo, di guardare il tutto e non limitarsi al sintomo. Può fare consulenze concezionali ed anticoncezionali, si occupa della prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile, dei prevenzione di patologie uro-ginecologiche e ginnastica del pavimento pelvico, può effettuare tamponi vaginali, pap-test ed esami del sangue. Si occupa della donna in menopausa, accompagnamento al cambiamento, promozione della salute e di gruppi di donne.<br /><br />L’ostetrica accompagna e tutela lo sviluppo della salute femminile e della società. È una figura importantissima all’interno di ogni comunità, come tutela dell’umanità della stessa. <br /><br />Si capiscono molte cose di una società da come, all’interno della stessa, vengono accolti i nuovi nati, i più piccoli, i più deboli, che devono essere rispettati e tutelati. Una comunità che presta attenzione alle ostetriche, che tutela il loro ruolo, promuove una nascita umana, incentrata sui bisogni della donna, del bambino e della coppia e sulla fisiologia del parto e della gravidanza, tutela le donne e la loro salute, aiuta alla costruzione di una società più umana e rispettosa, dei tempi, della natura e della persona. </div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv1R8RJqxlKYjkcVUU-Ns8zTvLMFcbygmhSSo4vA4WSRMnQ6qLkdwua_IMmK51NLlr8eYo0PW4b9ZD5EWjYoBfKVWhPJoQ27yjQvlli7Rf9GkAWWt6WOVcyRksWbp5Lp1D6iZaDfNNFJ8/s1600/529013_555252684487246_1441340907_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv1R8RJqxlKYjkcVUU-Ns8zTvLMFcbygmhSSo4vA4WSRMnQ6qLkdwua_IMmK51NLlr8eYo0PW4b9ZD5EWjYoBfKVWhPJoQ27yjQvlli7Rf9GkAWWt6WOVcyRksWbp5Lp1D6iZaDfNNFJ8/s1600/529013_555252684487246_1441340907_n.jpg" width="200" /></a></span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
Lucia Branchinihttp://www.blogger.com/profile/17314709106699901803noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-4623358453397382662013-05-03T18:00:00.000+02:002013-05-03T18:00:02.720+02:00Come un romanzo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLJRMSaCMTbDGnrbgx75Y0Br9Vt7INWQYQywqv4m9DseMcP8JYHC9ptMaHvecaDThLSX7clHgfxqy2S11Zab9JZp0emeL20zj5RtHhIZ2WHGxvjjs-SNc5V3L-EwofewPqfQrX_1wmHAc/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLJRMSaCMTbDGnrbgx75Y0Br9Vt7INWQYQywqv4m9DseMcP8JYHC9ptMaHvecaDThLSX7clHgfxqy2S11Zab9JZp0emeL20zj5RtHhIZ2WHGxvjjs-SNc5V3L-EwofewPqfQrX_1wmHAc/s1600/images.jpg" /></a><b>Titolo</b>: Come un romanzo<br />
<b>Autore</b>: Daniel Pennac<br />
<b>Anno</b>: 2003<br />
<i>Pagine</i>: 144<br />
<b>Editore</b>: <b><span style="font-weight: normal;">
Feltrinelli</span></b><br />
<b>Prezzo di copertina</b>: € 5,52<br />
<br />
<i>E' proprio attraverso l'analisi del comportamento, di come giorno dopo giorno interagiamo con l'oggetto libro e i suoi contenuti, che Pennac riesce a dimostrare alcune storture dell'educazione non solo scolastica, ma anche familiare. Laddove, normalmente, la lettura viene presentata come dovere, Pennac la pone invece come diritto e di tali diritti arriva a offrire il decalogo. Piena libertà dunque nell'approccio individuale alla lettura perché "le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere". </i><br />
<a name='more'></a><br /><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Daniel Pennac, già professore di francese in un liceo parigino, è autore della serie di romanzi di straordinario successo centrati sulla figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, e della sua colorita famiglia, tutti editi da Feltrinelli tra il 1991 e il 1999: Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Malaussène e La passione secondo Thérèse, oltre a Ultime notizie dalla famiglia; sempre con Feltrinelli, ha pubblicato il saggio sulla lettura Come un romanzo (1993), il romanzo Signori bambini (1998), la storia a fumetti Gli esuberati, con disegni di Jacques Tardi (2000), il romanzo Ecco la storia (2003), il monologo Grazie (2004) e la sua rielaborazione L’avventura teatrale. Le mie italiane (2007), il racconto La lunga notte del dottor Galvan (2005), Diario di scuola (2008) e Storia di un corpo (2012). Pennac ha vinto il premio internazionale Grinzane Cavour “Una vita per la letteratura” nel 2002.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%px;">
<colgroup><col width="256*"></col>
</colgroup><tbody>
<tr>
<td valign="TOP" width="100%"><br /></td>
</tr>
<tr>
<td valign="TOP" width="100%"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-34811390877813642282013-05-03T15:00:00.000+02:002013-05-03T15:00:12.577+02:00Diario di una mamma: Io no che non mi annoio<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJzzDk_rXNBaUIuEKPV_iKULtt9dvIKcguCqsyXjTLkySIXCxxoMpRN8-T6P_NtMlsO7BtZmB3PNZrZuw1Mkeygt970uSMh4y2F6Qel3UKvdQOEqYLRCRJgUTJAo20Ot5rrctlGud7Y0_8/s640/blogger-image-1478429118.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJzzDk_rXNBaUIuEKPV_iKULtt9dvIKcguCqsyXjTLkySIXCxxoMpRN8-T6P_NtMlsO7BtZmB3PNZrZuw1Mkeygt970uSMh4y2F6Qel3UKvdQOEqYLRCRJgUTJAo20Ot5rrctlGud7Y0_8/s320/blogger-image-1478429118.jpg" width="239" /></a>Sono riuscita miracolosamente ad andare dalla parrucchiera la scorsa settimana, merito della presenza dei nonni in visita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre mi godo uno shampoo che dura più di 75secondi la ragazza mi chiede della bimba e quando le dico che non va al nido, ma sta con me esce con una domanda che mi paralizza: "ma non si annoia?".</div>
<div style="text-align: justify;">
Difficilmente queste cose mi lasciano indifferente, piuttosto mi portano ad interrogarmi e mi mettono anche in crisi a volte. Così ho cercato di guardare Mimì e le sue attività da questo punto di vista: si annoia? non è stimolata?</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo una settimana di osservazione e riflessione posso dire con sicurezza che mia figlia non conosce la noia! E non perché io le faccia continuamente proposte mirabolanti. Certo gioco con lei, la porto ai giardini praticamente tutti i giorni e poi c'è la musica il mercoledì e la domenica spesso vede i cuginetti, ma non sono queste cose ad evitare che si annoi! La verità è che i bimbi della sua età (15mesi) non si annoiano mai.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
C'è sempre qualcosa da fare, da vedere, da capire: come si apre un tubetto, come si accende il computer di mamma (!!), come funziona lo scarico del water (!!!!!), e poi ci sono le costruzioni da fare, la casetta di cartone da colorare, i peluche da spostare da una stanza all'altra... Insomma mia figlia è più impegnata di un manager di multinazionale, non ha un attimo di pausa!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, io trovo che questo sia meraviglioso.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vita, le persone, le cose sono tutte così interessanti per i bambini che la giornata finisce senza aver soddisfatto la loro sete di guardare, costruire, giocare.</div>
<div style="text-align: justify;">
E non sono tanto i nostri stimoli a contare (la Montessori lo sapeva bene), ma la loro mente aperta ed attiva... per cui noi genitori ci possiamo rilassare e godere lo spettacolo del mondo che si dischiude davanti al bimbo, alle sue manine operose e ai suoi occhi attenti. </div>
<br />Paolahttp://www.blogger.com/profile/04864059721869111644noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-32237577534276038242013-05-02T16:56:00.001+02:002013-05-05T21:20:31.294+02:00Acqua in gravidanza, prima e dopo la nascita<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8bqZHbg2Q1EKOj1my6Nove65LqBwde3XB4XInngytjBS__jAljVqlSIJaPr7-BmzZC_xyfTmdxRmiLkPX4gmGNhNHIfP4mFmxegfdzJc5LWE7XEXKb7Av8Kipf5f2qSGh8u2WVbZiUxk/s1600/59665_388646707877118_1936825302_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8bqZHbg2Q1EKOj1my6Nove65LqBwde3XB4XInngytjBS__jAljVqlSIJaPr7-BmzZC_xyfTmdxRmiLkPX4gmGNhNHIfP4mFmxegfdzJc5LWE7XEXKb7Av8Kipf5f2qSGh8u2WVbZiUxk/s1600/59665_388646707877118_1936825302_n.jpg" width="320" /></a>La forza della gravidanza attinge Da tutti gli elementi naturali, uno dei più potenti è sicuramente quello acquatico. <br /> Durante la gravidanza aumentano i liquidi corporei, tutto è più fluido, imbibito, più “acquatico”. Non solo aumenta il volume del sangue, ma tutti i tessuti aumentano la loro quantità di liquido. Questo vuol dire si, un po’ più di ritenzione idrica, ma vuol dire anche pelle più morbida, viso più disteso, occhi luminosi, capelli più forti…<br />L’acqua è anche l’elemento che avvolge e culla il bambino nell’arco dei tre mesi, lo protegge, lo contiene, lo nutre… il liquido amniotico è un elemento proprio della gestazione per moltissimi animali, non solo mammiferi. <br />L’acqua è l’elemento che genera a garantisce la vita. <br />Acqua che avvolge, che culla, rilassa e contiene.</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">PRIMA E DOPO LA NASCITA </span></b></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
L’acqua durante la gravidanza ci garantisce benessere, ci culla, in acqua ci sentiamo più leggere, più libere, in armonia con il nostro corpo ed il nostro bambino. Per questo l’attività in acqua è importante sia in gravidanza, sia nel dopo parto, con il nostro bambino.<br />Il neonato nell’acqua ritrova un ambiente familiare, l’acqua favorisce lo sviluppo motorio e la sperimentazione di se, garantisce la possibilità a mamma e papà di dedicarsi un po’ di tempo di qualità con il proprio bambino.<br />Per molti aspetti l’uomo è più simile ai mammiferi acquatici piuttosto che ai mammiferi terrestri, specialmente per quel che riguarda l’elemento dell’acqua.<br />I cuccioli d’uomo, diversamente dai cuccioli di scimmia, non hanno timore ad immergersi nell’ambiente acquatico, mentre invece provate a fare il bagnetto ad un cucciolo di scimmia (di quasi tutte le specie) e vedrete come sarà terrorizzato! <br />Come altri mammiferi marini, l’uomo non è ricoperto di peli e, come molti mammiferi marini si accoppia frontalmente. Il cervello umano è molto più simile a quello di un delfino piuttosto che a quello di una scimmia. Molti fenomeni fisiologici del corpo sono legati all’ambiente acquatico: lacrime e sudorazione costituiscono la perdita di acqua e sali, il corpo umano è costituito al 60% di acqua…</div>
<br /><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">DURANTE LA NASCITA </span></b></span></div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtUYSGZpiYrfeq-XAaxZQ9t7asQFwtqlezpkIU3Du2l_arcdMRM0AUXpT8x3Bk3x__UxeNB85ii-WhrY1fZ1jPOzAjqwK2QDOZKrl-5G5cgkh23sJoFx3QpVCbpp_IlrQJa6iHLMPCwcE/s1600/525335_10200645661933724_937660938_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtUYSGZpiYrfeq-XAaxZQ9t7asQFwtqlezpkIU3Du2l_arcdMRM0AUXpT8x3Bk3x__UxeNB85ii-WhrY1fZ1jPOzAjqwK2QDOZKrl-5G5cgkh23sJoFx3QpVCbpp_IlrQJa6iHLMPCwcE/s1600/525335_10200645661933724_937660938_n.jpg" width="144" /></a></span>Per questo motivo, anche durante l’evento nascita, l’acqua è un elemento importantissimo: l’acqua contiene, protegge, da alla donna una maggiore sensazione di controllo , ha un potere antalgico molto importante, garantisce il rilassamento e facilita la dilatazione, il perineo è più elastico, meno sollecitato. Con il parto in acqua sono diminuiti gli interventi non necessari. Per il bambino, il passaggio dall’utero caldo ed acquatico, ad un altro ambiente caldo ed acquatico, per poi passare all’aria, è più dolce, accogliente e meno traumatico.</div>
Lucia Branchinihttp://www.blogger.com/profile/17314709106699901803noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-78952696141488092102013-05-01T18:00:00.000+02:002013-05-01T18:00:03.831+02:00Portatrucco per la festa della mamma!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcwoNP_rDbKcJYKvxX7eiEf8DD6xwURE13ENKxmkuylW8p-HGR2mhEWPPZDppO3yGpmQlXT4Tal9EGXJSH4qFnkY-M1UE8IylGL59b23rrZbfN3s2I1Qr941dGz28cL1ils5qwSnpym-8/s1600/DSCN3122_zpsa1a651d8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcwoNP_rDbKcJYKvxX7eiEf8DD6xwURE13ENKxmkuylW8p-HGR2mhEWPPZDppO3yGpmQlXT4Tal9EGXJSH4qFnkY-M1UE8IylGL59b23rrZbfN3s2I1Qr941dGz28cL1ils5qwSnpym-8/s1600/DSCN3122_zpsa1a651d8.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La carta delle uova di Pasqua mi piace tantissimo, con i suoi colori, con la sua allegria, di solito la conservo sempre in attesa di idee.</div>
<div style="text-align: justify;">
In casa avevamo dei contenitori di snack di una famosa azienda italiana, naturalmente ripuliti a dovere da Marco:</div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPjYZ0AD1dCSNyXvKFksbXKp5asocz5OEyxaqbl44ag9JkzQ17eezq4SQrzJsUG2MdbUYf6LMqUgdY-ilAbV55iS3fkM6n0kngUAOcW4t6cKGckl_n8BLvkXfdCOSs8Ur7gsbWWo9IAMA/s1600/snack.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPjYZ0AD1dCSNyXvKFksbXKp5asocz5OEyxaqbl44ag9JkzQ17eezq4SQrzJsUG2MdbUYf6LMqUgdY-ilAbV55iS3fkM6n0kngUAOcW4t6cKGckl_n8BLvkXfdCOSs8Ur7gsbWWo9IAMA/s1600/snack.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Marco ha tagliato dei pezzi della nostra carta coloratissima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con la colla a caldo ha incollato la carta su i contenitori, ricoprendoli tutti, poi io ho tagliato via la carta in eccesso:</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTcgc-eUXa8vRDwZrcErS4RcqtXCpS2TDgEYvvcV9mHarlGcC7MTNTnCWCfCNEvvg2cGD2dnszyfbS3wUFRCxkRfb6ZiGxd7yvEyvAeGkMpgNXMdGd2a7lqGb4Zq3iUm55uMPGeeRv8U/s1600/marco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGTcgc-eUXa8vRDwZrcErS4RcqtXCpS2TDgEYvvcV9mHarlGcC7MTNTnCWCfCNEvvg2cGD2dnszyfbS3wUFRCxkRfb6ZiGxd7yvEyvAeGkMpgNXMdGd2a7lqGb4Zq3iUm55uMPGeeRv8U/s1600/marco.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT0d7laKt1SAeseNxKuxn8PSJmVavVmd6VGZRw2hL-Kl5y2rtYgrBCMNKooP33tdnQEWdUtMNPEMZDKs1s0f4Af88AiH5tYuqET9x9dJwc_BloWR4P7Z5O-cpeKk4ylC_6mhR_l9E4mEI/s1600/marco1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT0d7laKt1SAeseNxKuxn8PSJmVavVmd6VGZRw2hL-Kl5y2rtYgrBCMNKooP33tdnQEWdUtMNPEMZDKs1s0f4Af88AiH5tYuqET9x9dJwc_BloWR4P7Z5O-cpeKk4ylC_6mhR_l9E4mEI/s1600/marco1.jpg" /></a></div>
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Finito di ricoprire, con un punto di colla a caldo, io ho incollato tra di loro i due contenitori.</div>
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Cosi' abbiamo realizzato un <b>portatrucco</b> indispensabile per ogni <b>mamma</b>, penso sia una bella idea, da realizzare insieme con i bambini, per la <b>festa della mamma</b>, educando al riciclo e riuso di materiali strappati alla pattumiera.</div>
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Questo post e' tratto dal blog "<a href="http://www.mammecomeme.com/">Mamme come me</a>"</div>
Mamme come mehttp://www.blogger.com/profile/02232169637871362036noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8065851746554159556.post-46288966927477022612013-04-29T18:00:00.000+02:002013-04-29T18:00:06.306+02:00 Ma che musica maestro: Il lungo, il corto e il pacioccone<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/WUixewuFwTM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Susanna Cardiahttp://www.blogger.com/profile/01626775494504115432noreply@blogger.com0